Avviso di garanzia, "si dimetta". La presidente replica: io resto

Avviso di garanzia alla presidente del consiglio comunale di Cassina de' Pecchi, Eliana Capizzi, per interruzione di pubblico servizio. Maggioranza chiede le dimissioni, lei respinge l'invito e si difende. Polemiche e solidarietà in un clima politico infuocato.

Avviso di garanzia, "si dimetta". La presidente replica: io resto

Avviso di garanzia, "si dimetta". La presidente replica: io resto

Avviso di garanzia alla presidente del consiglio comunale Eliana Capizzi, in attesa della magistratura si infiamma la politica. Da sindaco e maggioranza l’invito formale: "Si dimetta". Lei: "Nessun presupposto per le dimissioni. Resto al mio posto". Fra i comunicati di questi giorni anche la solidarietà alla presidente indagata di tutti i gruppi di minoranza: "Siamo certi che la presidente Capizzi, cui esprimiamo solidarietà, avrà modo di chiarire i fatti che la riguardano. Per noi, del resto, erano chiari dal principio". Risale alla fine della scorsa settimana l’avviso di garanzia notificato alla presidente, per interruzione di pubblico servizio e violazione del Tuel. Tutto relativo, ricordiamolo, ai fatti del consiglio comunale del 23 gennaio scorso, quando la presidente, a seguito del ritiro da lei operato del punto sul Pgt, chiuse la seduta consiliare e lasciò l’aula rifiutando di mettere ai voti la sospensione. La denuncia fu firmata dal segretario comunale. L’altro giorno la prima nota ufficiale della lista di maggioranza, e del sindaco Elisa Balconi, Viviamo Cassina e sant’Agata: "Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura e ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi brevi. Va ribadito chiaramente, a fugare voci fake di questi giorni, che la denuncia penale carico di Capizzi non è stata fatta dal sindaco o da qualche partito politico con finalità elettorali bensì dal Segretario Comunale, diretta emanazione della Prefettura". E infine: "Rinnoviamo l’invito alla presidente Capizzi affinché si dimetta dalla carica che ricopre: a tutela del suo ruolo politico e per salvaguardare l’immagine pubblica del Comune di Cassina de’ Pecchi". Via social la replica della presidente, che dopo l’avviso ha immediatamente inviato istanza di essere sentita dagli organi inquirenti.

"Non nego stupore nei confronti del gruppo di maggioranza, del quale ho fatto parte per più di 4 anni, e che in un così lungo lasso di tempo non si è mai dogliato della mia gestione consiliare, ma che oggi mi chiede invece dimissioni. Non mi è possibile accogliere la suddetta richiesta, in quanto non ne sono ravvisabili i presupposti. Ho emesso un atto di revoca di un punto di odg in autotutela amministrativa come tanti colleghi presidenti han fatto prima di me e ancora faranno, in totale aderenza ai propri poteri e prerogative di legge". Infine. "Ho sempre confidato nella Magistratura e nella giustizia, e sono certa che gli organi inquirenti faranno efficienti accertamenti e chiarezza sul punto revocato e su ciò che è avvenuto in aula". Monica Autunno