Floriana Floris, milanese uccisa ad Asti: autopsia in corso. Le domande ancora senza risposta

Paolo Riccone, il presunto assassino, piantonato in ospedale dopo il tentativo di suicidio

Floriana Floris, la vittima, e Paolo Riccone, il presunto assassino

Floriana Floris, la vittima, e Paolo Riccone, il presunto assassino

Milano, 10 giugno 2023 - È in corso questa mattina ad Asti l'autopsia sul corpo di Floriana Floris, la donna milanese di 49 anni uccisa a coltellate a Incisa Scapaccino (Asti). Le indagini sul caso vengono eseguite dai carabinieri di Asti e sono coordinate dalla Procura di Alessandria. Dalla autopsia dovrebbero arrivare risposte su quando sia stato commesso l’omicidio, sul numero delle coltellate e quante siano risultate letali.

L’assassino

Accusato dell'omicidio, scoperto ieri, è il compagno, Paolo Riccone, in ospedale ad Asti, sedato e piantonato dai carabinieri, dopo avere tentato il suicidio, procurandosi delle ferite sui polsi. Le sue condizioni restano stabili e non risulta che verrà al momento tolto dalla sedazione. L'uomo, nato a Nizza Monferrato (Asti), svolge la professione di consulente, lavoro che lo ha portato spesso fuori Asti, tra Milano, Roma e Alessandria. L'uomo, vedovo da diversi anni (la moglie era morta in seguito a una malattia), aveva perso anche la madre anni fa e il padre poche settimane fa.

La vittima

Floriana Floris invece era disoccupata. Originaria di Milano, madre di una figlia avuta da una precedente relazione, conviveva a Incisa con Riccone. Stando alle informazioni raccolte dal Giorno, qualche anno fa Floriana era stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale: era sopravvissuta per miracolo, ma il terribile schianto in macchina le aveva lasciato segni permanenti sul volto.

Il femminicidio

A dare l'allarme ieri, all'ora di pranzo, era stata la figlia di Floriana, preoccupata del fatto che la madre non rispondesse al telefono, e i vicini di casa, che da giorni avevano notato l'automobile della donna parcheggiata nello stesso punto.

Il sindaco di Incisa

“Siamo sgomenti e senza parole" commenta il sindaco di Incisa, Matteo Massimelli. “La coppia - spiega - frequentava poco il paese e in questi anni non aveva mai dato alcun problema.  Il nostro è un paese tranquillo. L'intera comunità è sconvolta e si unisce al dolore di questa tragedia e di chi, oggi, ha perso un caro. Una famiglia molto riservata, ma altrettanto conosciuta”

“Riccone è il figlio dello storico benzinaio del paese – prosegue Massimelli - morto nelle scorse settimane per malattia. Anche lui era un uomo molto riservato, aveva una pompa di benzina da anni, che ormai aveva venduto ad altri. Era conosciuto in paese come Gino della pergola e aveva anche fatto parte della pro loco anni fa. Erano una delle vecchie famiglie del paese”.

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