Un fondo di "almeno due milioni di euro per far sì che la Lombardia sia la prima Regione in Italia a lanciare in via sperimentale una forma di leasing sociale". Questa la proposta di Simone Negri, consigliere regionale del Pd, pronto a presentare nell’Aula del Pirellone un ordine del giorno al Bilancio col quale chiede di seguire l’esempio che arriva dalla Francia. "Lo scorso anno il governo francese – spiega Negri – ha introdotto il leasing sociale per consentire ai lavoratori a basso reddito di poter acquistare piccole utilitarie elettriche. Grazie all’intervento statale si è consentito a chi ha un reddito fino a 15.400 euro e percorre almeno ottimila chilometri all’anno in auto di poter noleggiare utilitarie elettriche con un canone mensile che per i primi tre anni si aggira tra i 75 e i 125 euro al mese. Dopo di ché c’è la possibilità di riscattare il veicolo pagando il valore residuo". Nell’ordine del giorno, il consigliere del Pd chiede alla Regione di fare altrettanto, partendo con un fondo dalla dotazione limitata e in via sperimentale per poi ampliare la misura nel caso in cui i risultati fossero positivi. Oltralpe, infatti, è andata meglio di quanto si pensasse: "In Francia la misura era stata inizialmente pensata per una platea di 20mila domande, poi però ne sono arrivate 90mila e alla fine si è deciso di soddisfarne 50mila e di investire 50 milioni di euro" fa sapere Negri. L’ordine del giorno, secondo il proponente, andrebbe incontro a due necessità: favorire la transizione ecologica e coinvolgervi anche chi, per ridotte capacità economiche, non può e non riesce a farne parte. "Siamo nel pieno della crisi dell’automotive, una filiera che in Lombarda conta 13.020 aziende. Sono convinto che oltre a dover immettere sul mercato modelli più economici, vi sia la necessità di innovare le formule con le quali i cittadini possono avere a disposizione un’auto a basso impatto ambientale. Il leasing sociale – conclude Negri – va nella direzione di rendere più giusta la transizione ecologica, consentendo anche alle persone con un reddito basso di contribuire al raggiungimento di traguardi ambientali ineludibili".
Giambattista Anastasio