
Atm Point
Milano, 31 maggio 2018 - Il fine è sicuramente lodevole: innestare nei computer quel software che entro la fine del 2019 consenta ai pendolari milanesi e lombardi di viaggiare con un’unica tessera che possa essere letta e riconosciuta sia sulla rete di Atm sia sulla rete di Ferrovie Nord e Trenord. Il miraggio dell’integrazione tra sistemi confinanti eppure fin qui diversi, ricordate? Ma il mezzo attraverso il quale tocca raggiungere tale fine è decisamente meno lodevole o, meglio, meno lodàbile. Sicuramente non all’altezza della narrazione che accompagna Milano e di un’azienda, la stessa Atm, che si è ripromessa di spendere e scommettere forte sull’innovazione tecnologica. Il mezzo è, signori, un blackout di almeno dieci giorni del sistema informatico di Atm che provvede all’emissione di nuove tessere. Sì, da dieci giorni a questa parte gli Atm Point non riescono ad emettere nuove tessere per eventuali nuovi abbonati ai mezzi pubblici o nuove tessere per i vecchi abbonati che l’abbiano smarrita o alla quale sia stata rubata. Disagi condivisi con la rete informatica di Ferrovie Nord.
Come fare, quindi? È necessario conservare lo scontrino col quale dimostrare di aver regolarmente provveduto a pagare o a rinnovare l’abbonamento. In questi giorni (lo possiamo garantire) basta mostrare lo scontrino all’agente di stazione che sta nel gabbiotto perché questo acconsenta ad aprirvi il tornello. Ma il disservizio sta ormai andando tanto per le lunghe che da Atm fanno sapere di essere disposti a prestare temporaneamente, ai nuovi come ai vecchi abbonati, le tessere prestampate, quelle ricaricabili, da usare fino a quando non sarà risolto il problema. Una volta superato il black-out, i clienti del trasporto pubblico milanesi riceveranno a casa la tessera vera, quella che in questi giorni è un miraggio avere.