Aumenta il costo del biglietto dei mezzi: dalle 1500 lire a oggi, storia dei rincari Atm

Il primo scatto del secolo nel 2002, con l'adeguamento lira-euro. Nel tempo le tre linee della metropolitana milanese sono diventate cinque e i comuni serviti 96. Con Pisapia si passa a 1.50 euro, con Sala a 2 e 2.20

Milano, 9 gennaio 2022 - E' scattato oggi, lunedì 9 gennaio 2023, il rincaro sul prezzo del biglietto dei mezzi pubblici: da 2 euro a 2.20. Il rincaro è stato innescato dalla necessità di adeguarsi ai parametri Istat dopo due anni nei quali, a causa della congiuntura pandemica, non vi è stato alcun adeguamento da parte di Atm. Chi è in possesso di biglietti con le vecchie tariffe ha la possibilità di usarli entro e non oltre il 10 marzo 2023. Il ticket giornaliero passa a 7.60 Euro, quello valido per tre giorni costa 13 Euro, il carnet da 10 è in vendita al costo di 19.50 Euro (qui tutte le nuove tariffe). Ma come si è arrivati al costo attuale? In principio, ad inizio secolo, per viaggiare servivano 1.500 lire. Poi 1 euro, 1.50, 2. Ecco la storia degli aumenti.

Dalla lira all'euro

Nel gennaio 2002, con Gabriele Albertini sindaco, il primo scatto del secolo. Il biglietto ordinario passa a 1.950 lire: una corsa di 75 minuti su autobus, tram e metrò costa il 30 per cento in più. E con l'entrata in vigore dell'euro prezzo pari a 1936,27 lire. I vecchi biglietti costavano 1.500 lire ed erano rimasti validi fino al 6 gennaio 2002. All'epoca erano state installate anche le macchinette automatiche, una novità, sotto le stazioni del metrò. Con beffa servita: non davano resto in moneta, per avere indietro le 50 lire bisognava conservare il biglietto e portarlo a uno degli Atm point. Il doppio prezzo lira-euro aveva traghettato i viaggiatori fino al 28 febbraio. Erano risultati meno cari abbonamenti mensili e annuali. 

Gli ampliamenti della metro

Da inizio secolo, precisamente da dicembre 1997, gli utenti di Atm avevano potuto usufruire anche dell'opzione passante ferroviario, con le fermate di Porta Venezia (M1), Garibaldi (M2) e Repubblica (M3) diventate importanti punti di interscambio. Nel 2003 era stata inaugurata la stazione di Maciachini, in sostituzione di Zara come capolinea della linea gialla. Nel 2005, invece, la linea 2 aveva raggiunto la stazione di Abbiategrasso, mentre la linea 1si era arricchita con  Rho Fieramilano nella diramazione nord. Pero, stazione intermedia tra Molino Dorino e Rho Fieramilano, era stata inaugurata invece nel dicembre 2005.

Settembre 2011: da 1 euro a 1,50

Nuove tariffe l'1 settembre 2011, a distanza di più di nove anni. La durata viene prolungata a 90 minuti (contro i 75 di prima), resta invariato invece il costo degli abbonamenti mensili e annuali. Il 2 viaggi per  6  giorni  passa da 6,70 euro a 8,40, il carnet 10 viaggi sale a 13,80  euro.  L’adeguamento  delle  tariffe deciso  dall'allora giunta di Giuliano Pisapia, era stato in risposta al taglio dei finanziamenti  nel  settore  dei  trasporti  da  parte di Governo e Regione Lombardia.  Con alcune eccezioni: viaggi gratuiti per gli over 65  con reddito inferiore ai 16mila euro. I vecchi biglietti Comune erano rimasti validi  fino al 30 settembre 2011 e poi rigettati dalle obliteratrici. Aumentate anche le multe: da 100 a 150 euro, cento volte tanto la tariffa minima. 50 euro in caso di conciliazione immediata o di pagamento entro 60 giorni.

La nuova Linea 5

Nel febbraio 2011 viene aperta una seconda diramazione sulla linea verde, con le fermate di Assago Milanofiori Forum e Assago Milanofiori Nord. In marzo rolungata la linea 3 fino a Comasina con tre stazioni intermedie (Dergano, Affori centro e Affori FN). Nel luglio 2012 iniziano i lavori per la nuova linea 4 (tratta Linate-Forlanini), ma verrà inaugurata prima la linea 5, la prima "senza conducente", dopo una serie di slittamenti e dopo ben 23 anni dall'ultima nuova linea (febbraio 2013). I lavori erano iniziati nel luglio 2007. Il primo tratto comprendeva sette stazioni. Nel  2014 la linea 5 raggiunge la Garibaldi, nel 2015 il capolinea di San Siro Stadio e altre cinque stazioni fino a Tre Torri a novembre.

Rincaro estivo nel 2019: si passa a 2 euro

Il voto notturno del Consiglio comunale di Beppe Sala, nel giugno 2019, approvato l'aumento 1,5 a 2 euro. 27 consiglieri favorevoli, 6 i contrari. Il rincaro arriva subito dopo l'assegnazione dei Giochi olimpici 2026 a Milano e Cortina. L'Atm faceva viaggiare più di 737 milioni di passeggeri all'anno, per un totale di 154,6 milioni di chilometri percorsi su un territorio di 657 chilometri quadrati. 46 i Comuni serviti in cui risiedevano oltre 2,5 milioni di persone, raggiunti da quattro linee di metropolitana (113 stazioni), più altre 131 linee coperte da autobus e altre 19 da tram. L'abbonamento mensile era passato da 35 a 39 euro; il biglietto giornaliero da 4,50 a 7 euro; il settimanale da 11,30 a 17 euro; il carnet da 10 corse da 13,80 a 18 euro. Introdotto il biglietto con validità a 3 giorni, per un costo di 12 euro.

Atm oggi

L'Azienda Trasporti Milanesi oggi gestisce il servizio di trasporto pubblico a Milano e in 96 comuni della città metropolitana. Atm gestisce anche il controllo della sosta su strada, parcheggi di interscambio, iservizio di bike sharing "BikeMi", Sistema Integrato di Controllo del Traffico e del Territorio ("SCTT") e le zone a traffico limitato "Area B" ed "Area C" di Milano. 5 le linee della metropolitana, 17 quelle della rete tranviaria,  4 quelle della rete filoviaria milanes. In più la funicolare Como-Brunate, il MeLa per l'ospedale San Raffaele e 121 linee autobus (a cui si aggiungono le 15 linee del servizio Radiobus di Quartiere). Tramite le proprie società controllate gestisce anche il servizio di trasporto pubblico nell'area settentrionale della città metropolitana di Milano e in parte della provincia di Monza e della Brianza, operato tramite Nord Est Trasporti.

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