ANDREA SPINELLI
Cronaca

Assoconcerti in campo: "La musica va difesa. Pronti a dialogare con le parti in causa"

Il presidente Sconocchia: i live sono importanti per i giovani. Bisogna conciliare gli interessi di addetti ai lavori e residenti .

Assoconcerti in campo: "La musica va difesa. Pronti a dialogare con le parti in causa"

Assoconcerti in campo: "La musica va difesa. Pronti a dialogare con le parti in causa"

"Seguo con attenzione, ma anche con una certa preoccupazione, le polemiche che stanno emergendo sul cartellone degli eventi estivi programmati per la prossima estate a Milano e in particolare per quelli che si terranno nell’area di San Siro, area sulla quale gravitano lo Stadio che i due ippodromi divenuti la sede preferita per i grandi concerti", chiarisce Bruno Sconocchia, presidente di Assoconcerti, l’associazione di categoria che riunisce circa il 90% del mercato della musica dal vivo.

"Ovviamente, non possiamo accettare che la musica e lo spettacolo dal vivo siano vissuti come un problema. La musica è un elemento imprescindibile della cultura contemporanea e, proprio in un momento in cui l’alienazione, la solitudine, l’ansia, la depressione, la paura, la crescente ondata di microcriminalità giovanile sono la malattia del secolo, gli spettacoli si dimostrano essere una delle poche occasioni di esperienza collettiva, uno dei pochi momenti preziosi di aggregazione e socializzazione". Ed è proprio l’aspetto sociale a rappresentare il valore aggiunto del rapporto tra mondo dell’intrattenimento e una metropoli come Milano. "Il dopo-pandemia ha dimostrato in modo inequivocabile il ruolo dello spettacolo dal vivo come pratica sociale, espressione della voglia di stare insieme, di condividere emozioni. In questo senso ho in più occasioni parlato della valenza taumaturgica della musica, come contrasto al disagio sociale", prosegue Sconocchia. "Quindi, rivendichiamo con forza il ruolo sociale e culturale del nostro lavoro. Musica e spettacolo sono anche industria: la filiera che sta dietro l’organizzazione di un concerto mobilita migliaia di lavoratori e muove economie importanti per il territorio coinvolto. Lo stesso Comune nella delibera dello scorso giugno con la quale ha stabilito le linee di indirizzo per lo svolgimento di manifestazioni di spettacoli dal vivo sul territorio metropolitano dichiara il proprio interesse “relativamente alla realizzazione di eventi con forte rilevanza di interesse pubblico“ ed esprime “la volontà dell’amministrazione comunale di favorirne lo svolgimento sul proprio territorio, nella consapevolezza che essi sono in grado di generare un forte richiamo di pubblico, sono veicolo di forte attrazione e promozione della città“ al fine di “consolidare il trend positivo che vede collocare la città di Milano come una delle più dinamiche e vivaci del nostro paese ed entra a pieno titolo tra le capitali europee per la musica dal vivo“. Quindi, se è doveroso tener conto delle legittime richieste degli abitanti delle zone più direttamente coinvolte, Assoconcerti ritiene sia altrettanto doveroso tenere nel dovuto conto, da una parte, le esigenze e gli interessi degli operatori coinvolti nell’organizzazione degli spettacoli, dall’altra dell’interesse dimostrato da centinaia di migliaia di persone che acquistano i titoli di ingresso agli spettacoli, in gran parte anch’essi cittadini milanesi, o provenienti da altre città e regioni, oltre alle migliaia di cittadini stranieri che decidono di visitare la città di Milano proprio in coincidenza di alcuni di questi grandi eventi. In questo spirito è stato costituito fin dall’anno scorso un tavolo di confronto con le istituzioni cittadine per affrontare le tematiche connesse all’organizzazione dei concerti nell’area in oggetto, arrivando ad una mediazione su una serie di misure per mitigare le ricadute sul territorio interessato. Per tanto riteniamo che sia importante provare a sopire le polemiche e a rispettare gli interessi di tutte le parti coinvolte, continuando il dialogo tra l’Amministrazione Comunale e gli organizzatori di eventi".