Assegnati 1.700 immobili, calano gli abusivi

L’anno scorso sono state assegnate 1700 case gestite da Aler o Mm a Milano, con "un numero in crescita" rispetto al 2021 grazie a un taglio delle "lungaggini" che rallentavano lo smaltimento delle liste d’attesa lasciando alloggi sfitti. Solo nel patrimonio Mm restano ancora 700-800 appartamenti vuoti da ristrutturare, con i fondi del Pnrr ossigeno per i lavori. Calano, inoltre, le occupazioni abusive, seguendo un trend in discesa da anni. La crisi fa salire la morosità e gli sfratti eseguiti o ancora da eseguire, tema al centro di un incontro chiesto dai sindacati che si terrà nelle prossime settimane in Prefettura, mentre il numero di case popolari non basta per soddisfare la domanda.

Luci e ombre sotto la Madonnina, al centro del Piano casa 2023 di Palazzo Marino presentato ieri in commissione. Un bando specifico verrà fatto per l’assegnazione a membri delle forze dell’ordine, mentre alcune decine di appartamenti potrebbero essere destinati a percorsi di emancipazione per le donne vittime di violenza. Sul fronte delle occupazioni abusive i dati, relativi alle case Mm, fotografano un trend in decrescita. Nel 2014 le occupazioni consolidate erano 1740, si sono ridotte anno dopo anno fino ad arrivare a 788 nel 2019. La discesa è proseguita sgombero dopo sgombero, fino ad arrivare a 586 alloggi occupati nel 2022. L’assessore Maran ha segnalato fra le criticità la "difficoltà nell’offrire un numero di assegnazioni accettabile a persone con disabilità motoria" e il tema delle risorse "visto che il Comune contribuisce con 100 milioni di euro all’anno al servizio case".

A.G.

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