NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Omicidio a Milano: mani in tasca e cappuccio in testa. Nei video la fuga dell’assassino

L’anziana ammazzata con il ferro da stiro in un tentativo di rapina. Il cerchio si stringe. La polizia trova anche un coltello

I vigili del fuoco davanti al portone dell’edificio dove è avvenuto l’omicidio

I vigili del fuoco davanti al portone dell’edificio dove è avvenuto l’omicidio

Milano - Un uomo incappucciato, col volto coperto e le mani in tasca è uscito dal palazzo poco prima delle 15.15, cioè in orario compatibile con quello dell’omicidio. La sagoma ripresa dalla telecamera di sorveglianza del condominio potrebbe essere quella dell’assassino di Fernanda Cocchi, la novantenne ipovedente e con problemi di udito uccisa venerdì pomeriggio con un colpo di ferro da stiro nel suo appartamento al primo piano di via Ponte Seveso 26, a due passi dalla Stazione Centrale di Milano.

Il cerchio delle indagini pare stringersi attorno al killer, che potrebbe avere le ore contate. Gli investigatori della Omicidi della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal vice Alessandro Carmeli, hanno analizzato subito le immagini registrate sia dagli occhi elettronici interni al palazzo sia da quelli posizionati lungo la strada, con l’obiettivo di isolare eventuali figure sospette e ricostruirne le mosse. Secondo quanto appreso, nella palazzina di 6 piani in cui l’anziana abitava, le telecamere sono posizionate dentro l’androne e sono puntate sul portone. Altre, in condomìni limitrofi, monitorano anche l’esterno. L’ipotesi è che l’assassino sia entrato nell’abitazione dell’anziana per derubarla e che poi l’abbia uccisa scagliandole un ferro da stiro sulla nuca e attorcigliandole il filo dell’elettrodomestico attorno al collo, per poi appiccare il fuoco in casa nel tentativo maldestro di cancellare le tracce.

All’arrivo dei vigili del fuoco, il corpo della donna steso in sala, mentre l’incendio divampava nella stanza accanto. Le telecamere hanno ripreso un uomo da solo, ma non è escluso che potesse esserci un complice ad aspettarlo fuori. Ieri mattina l’alloggio della novantenne è stato nuovamente passato al setaccio dagli specialisti della Scientifica, che hanno trovato un coltello con un manico d’acciaio. Al momento, però, sembra che sia il colpo fatale alla testa che gli altri tagli sul cadavere siano stati inferti con il ferro da stiro. La pista investigativa resta quella della prima ora, vale a dire del tentativo di rapina finito nel sangue. E potrebbe essere stata proprio la signora Fernanda ad aver aperto la porta a chi l’ha uccisa: all’arrivo dei pompieri, l’uscio era chiuso ma non a chiave. Sul pianerottolo sono stati trovati dei pezzetti di carta che potrebbero essere stati incollati sugli spioncini delle porte, sia della novantenne sia della vicina di casa (gli appartamenti di quel piano sono solo due), per evitare che da dentro si potesse notare la presenza di qualcuno. Sarta in pensione, nubile, da decenni Fernanda Cocchi abitava in via Ponte Seveso, prima al civico 31 insieme alla sorella gemella e poi, da qualche anno, al civico 26. Aveva solo un nipote, figlio della sorella, che era in un’altra zona della città al momento del fatto. Nel quartiere era conosciuta, non passava inosservata mentre camminava con il suo carrellino di stoffa per la spesa, che utilizzava anche per reggersi in piedi.  

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