NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Anziana uccisa a Milano: i foglietti sulla porta, poi il raid, il colpo in testa e il rogo

L'omicidio in via Ponte Seveso: la 90enne Fernanda Cocchi ammazzata con un ferro da stiro. Al setaccio la telecamera condominiale. Sul pianerottolo pezzi di carta forse piazzati dai ladri per ingannare gli inquilini

Polizia e vigili del fuoco sul luogo del delitto

Polizia e vigili del fuoco sul luogo del delitto

Milano - Quei pezzetti di carta ritrovati sul pianerottolo hanno fatto subito pensare che qualche ladro li abbia incollati di proposito sugli spioncini dei due appartamenti del primo piano, così da occultare la vista degli inquilini ed evitare che mandassero via gli sconosciuti. Un’ipotesi che, se confermata, andrebbe a rafforzare la pista investigativa imboccata nelle prime ore dagli investigatori della Omicidi della Squadra mobile: la novantenne Fernanda Cocchi, ritrovata senza vita ieri pomeriggio, potrebbe essere stata uccisa da una persona (o più persone) entrata nel suo appartamento per derubarla. È possibile, quindi, che sia stata l’anziana, ipovedente e con problemi d’udito, ad aprire la porta all’assassino, che poi l’avrebbe colpita alla nuca con un ferro da stiro, lasciandola a terra nella stanza in fondo al trilocale in zona Stazione Centrale di via Ponte Seveso 26, dove la sarta in pensione, nubile, si era trasferita (dal civico 31 dall’altra parte della strada) dopo la morte della sorella gemella.

Prima di uscire, l’omicida ha appiccato il fuoco nella camera di fianco, verosimilmente per far bruciare tutta l’abitazione e cancellare le tracce. L’androne del condominio di sei piani, stando a quanto risulta, è presidiato da una telecamera; e di conseguenza i filmati registrati sia ieri che nei giorni precedenti saranno analizzati dagli agenti guidati dal dirigente Marco Calì e dal vice Alessandro Carmeli e coordinati dal pm di turno Rossella Incardona. L’arma del delitto, sporca di sangue, è stata sequestrata nel corso del sopralluogo degli esperti della Scientifica, guidati dalla dirigente Anna Maria Di Giulio, che ora la passeranno al setaccio. L’allarme è scattato alle 15.15, quando alcuni passanti hanno visto uscire fumo dalle persiane dell’appartamento. Il primo a salire è stato il barbiere Enzo, che ha il negozio di fianco al palazzo al civico 26: la porta, di quelle che si aprono dall’esterno girando la maniglia se non chiuse a chiave, si è aperta, ma l’uomo è stato immediatamente investito dal fumo. Poco dopo sono entrati i vigili del fuoco, che hanno trovato l’anziana a terra incosciente, pare con il cavo elettrico del ferro da stiro intorno al collo; l’hanno trasportata all’esterno per tentare di rianimarla, ma purtroppo per lei non c’era più niente da fare.

"Camminava adagio perché non ci vedeva quasi più. Sempre appoggiata al suo carrellino di stoffa, che usava per la spesa e per reggersi. Era il suo deambulatore, la sua coperta di Linus: senza, non si muoveva", il ricordo di Fernanda, sarta in pensione, nelle parole di residenti e commercianti di via Ponte Seveso. "Al 26 si era trasferita da sola dopo la morte della sorella gemella", racconta chi la conosceva. Era zia di un nipote di 57 anni, che andava a trovarla almeno un paio di volte a settimana e che l’ha sentita per l’ultima volta ieri mattina. "La sua era una vita semplice: usciva per andare a fare la spesa, non voleva disturbare nessuno e non chiedeva aiuto. Ma chi di noi la incrociava, per strada o all’ingresso del condominio, la aiutava sempre, spontaneamente", ricordano sia il barbiere Enzo sia Valeria, responsabile delle pulizie. "Aveva paura di prendere l’ascensore, preferiva fare le scale a piedi nonostante la fatica. Ma c’era sempre chi si offriva di darle una mano. Era una vecchina benvoluta", continua Valeria. "Borbottava un po’, perché avrebbe voluto fare tutto da sola. Aveva un bel caratterino. E amava sentirsi sempre in ordine: andava regolarmente dal parrucchiere per la tinta e talvolta le piaceva anche cambiare colore ai capelli, che portava solitamente castani". La donna spiega di aver finito il suo turno di lavoro ieri alle 13 e di essere tornata a casa: "Era tutto a posto, non ho notato nulla di strano. Qualche ora dopo ho saputo quello che è accaduto alla signora Fernanda: mi dispiace moltissimo. Per me era una cara persona. L’ultima volta che l’ho vista era mercoledì, quando è uscita di casa per la spesa".

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