
Martina Brusa, 32 anni e tre figli: "Non so neppure se avremo pre e post scuola..."
Milano, 22 luglio 2020 - Per i genitori di oltre 3mila bimbi da 0 a 6 anni, ieri è stata una giornata nera. Da ore aspettavano di ricevere un’email, con il fiato sospeso, sperando di poter tirare un sospiro di sollievo dopo i mesi di lockdown e con l’animo sereno perché in primavera i loro figli risultavano in graduatoria, "assegnatari" di un posto al nido o alla scuola dell’Infanzia del Comune. E invece nulla. Per queste mamme e papà, la mail, primo passo per poter comunicare il proprio "sì" o "no" al posto assegnato e pagare la quota d’iscrizione, non è arrivata. E si è scatenato un putiferio. Anche perché gli oltre 3mila tagliati fuori ora si aggiungono ai 4.264 piccoli che già ad aprile erano in lista di attesa.
Vuol dire futuro incerto, con settembre dietro l’angolo, per più di 7mila famiglie. "È assurdo, ci viene negato un diritto, con un posto già conquistato", accusano mamme e papà. "Bisognerà fare ricorso al Tar. Uniamoci per un’azione comune!", incalza Francesco sulla pagina Facebook del Comune dedicata a Educazione e Istruzione. "Vorrà dire che se a settembre non c’è posto per mia figlia la porterò in Comune dal sindaco così può occuparsene lui, mentre io vado a lavorare!", rincara la dose Simona. "Allucinante – continua Vincenzo – che io debba sperare di avere qualcosa per cui pago fior fiore di tasse, allucinante che io debba stare sveglio la notte a cercare di trovare alternative che non ci sono e sperare che venga presa mia figlia a scapito di qualche altro povero cristo".
Ci sono speranze di rientrare in graduatoria? Al momento non è dato saperlo. Ecco come si procederà: il link ricevuto dagli assegnatari per perfezionare l’iscrizione resterà attivo fino a mezzanotte di venerdì 24. Mentre le famiglie dei 3mila bimbi tagliati fuori potranno ricevere l’agognata mail "con un successivo invio dal 10 agosto 2020, in seguito alla registrazione delle rinunce e agli eventuali aggiornamenti normativi", ha spiegato il Comune. "La comunicazione sarà inviata alle famiglie assegnatarie sulla base della capienza delle strutture, attualmente ridimensionate a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria".
Anche chi è in graduatoria segnala problemi: "Ho tre bimbi piccoli. Per confermare l’iscrizione dell’ultimo, devo sapere se sarà garantito il pre e il post scuola. Altrimenti non riesco a incastrare gli orari", fa sapere Martina Brusa, 32 anni. Il sindaco Giuseppe Sala aveva lanciato l’allarme all’inizio di luglio: "Non essendo facile garantire il distanziamento, ad oggi tecnicamente non potremmo accogliere tutti i circa 30 mila bambini che sono nelle strutture del Comune". L’assessore all’Educazione Laura Galimberti aveva sottolineato che "il Piano scuola, approvato dal Governo il 26 giugno, non dettaglia prescrizioni per la scuola dell’Infanzia, e nemmeno la Regione Lombardia è intervenuta sui nidi".
Tutti commen ti dei giorni scorsi perché ieri - a fronte di migliaia di proteste e mail bombing - nessuno dal Comune ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nel silenzio assordante, il deputato Pd Lia Quartapelle è intervenuta: "Ho parlato con l’assessora Galimberti e il dg del Comune Malangone. Mi hanno assicurato che stanno facendo il possibile per fare spazio per questi bambini e mi hanno chiesto di far presente al Governo la situazione in cui si trovano molte famiglie milanesi". Nell’attesa, domani alle 17 davanti alla Prefettura, la Cgil ha convocato un presidio "per ripartire in sicurezza".