Artigiano in Fiera verso il milione di presenze. Ultimi giorni di apertura

Rassegna nel cuore dei milanesi e non solo: migliaia di presenze da fuori regione. La soddisfazione di Gabriele Alberti, amministratore delegato di Ge.Fi.

Non esiste Natale senza Artigiano in Fiera: nel giorno di Sant’Ambrogio i milanesi, come da consuetudine, hanno colto l’occasione per fare visita ai tanti artigiani e alle loro attività e rinnovare il legame con l’evento fieristico che ha raggiunto la sua ventiseiesima edizione: prodotti tipici locali, mestieri e folklore tradizionale oltre ad attività nel pieno rispetto della sostenibilità, il tutto all’interno di una cornice calorosa e accogliente. "Io credo che l’aspetto più bello sia l’entusiasmo e la positività che questi 2.350 artigiani comunicano al pubblico: è anche grazie a loro se guardiamo al presente e al futuro con speranza, e credo che i visitatori abbiano colto queste sfumature. Si tratta di una rassegna che è entrata nel cuore non solo dei milanesi ma di tutti gli italiani: in questi giorni sono arrivati più di 200 pullman – racconta il presidente di Ge.Fi, Antonio Intiglietta - Se fossi un turista da dove inizierei il mio viaggio in Artigiano in Fiera? Io partirei dalla grande tradizione culturale italiana e dall’agroalimentare, poi mi sposterei in Europa, per terminare con Asia, Africa e India".

Per questa edizione si attendono numeri, in termini di affluenza, più vicini al periodo pre covid, come testimoniato da Gabriele Alberti, amministratore delegato di Ge.Fi., che ammette di essere stato piacevolmente sorpreso dai dati positivi: "Ci avviciniamo al milione". Artigiano in Fiera ha scelto di celebrare l’amata ricorrenza con una serie di eventi interattivi che hanno coinvolto il pubblico: oltre a vivacizzare l’atmosfera con l’allegria dei balli tipici italiani come la tarantella, o con canti popolari del Trentino di cui si sono resi protagonisti i zampognari, ha organizzato, in collaborazione con “Milano da Scrocco“ - una pagina Instagram da 215mila follower, famosa per fornire consigli utili su come vivere la città spendendo poco o nulla – una caccia al tesoro a cui hanno partecipato più di 300 persone, con in palio un buono da spendere all’interno della fiera. La kermesse è anche un luogo che consente di creare un ponte tra culture diverse, come ricorda Angelo Zhao, italo cinese di terza generazione: affascinato dal mondo della distilleria ha studiato alla scuola enologica di Conegliano e due anni fa ha aperto la prima distilleria locale: "A Milano mancava, è nato così il nuovo Gin Milano. In commercio abbiamo diversi prodotti artigianali e uno di quelli che mi rende più orgoglioso è il Matchancello, legato alle mie origini e realizzato con tè matcha".

C’è, poi, lo spazio in cui sono ospitati diciotto produttori ucraini, che in patria continuano a lavorare nonostante la guerra: "Siamo molto grati a questa manifestazione, ci consente di continuare a sostenere la nostra economia e far conoscere le potenzialità della nostra terra" racconta Zoia Stankovska che ha il compito di coordinare una parte degli stand dedicati all’Ucraina. Viktoria, ad esempio, realizza a mano addobbi natalizi e racconta di essere stata inondata da gesti d’affetto da parte dei visitatori italiani. Elisa de Blasio, ha fondato Elidib, marchio sostenibile "in rosa". "Realizzo slip e assorbenti lavabili con stampe disegnate da me". Carlo Pipolo, è il titolare di Ilka, caseificio artigianale di Salerno che segue l’intero ciclo. "Va per la maggiore è il nostro cacio pandoro".

 

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