Artem Uss è in Russia: “Il tribunale italiano non sarebbe imparziale ma piegato agli Usa”

“Persone forti e affidabili mi sono state accanto. Il ritorno in patria anche in queste condizioni è una vittoria”

Artem Uss

Artem Uss

Milano – Artem Uss, l’uomo d'affari russo evaso dagli arresti domiciliari a Milano nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, dove era in attesa di estradizione negli Usa, si trova in Russia: lo scrive l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.

"Tribunale italiano non imparziale”

"Sono in Russia! In questi pochi giorni particolarmente  drammatici, persone forti e affidabili mi sono state accanto. Le ringrazio", ha affermato. "Il tribunale italiano, sulla  cui imparzialità inizialmente contavo, ha dimostrato la sua chiara parzialità politica. Purtroppo è anche pronto a piegarsi alle  pressioni delle autorità statunitensi", ha aggiunto. Nella situazione  internazionale attuale, quando i cittadini russi sono oggetto di "giochi senza regole"", il ritorno in patria, anche in un modo così "non standard", è una vittoria.

L’avvocato di Uss

Artem Uss dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari in Italia, si è presentato volontariamente

nel dipartimento investigativo del ministero dell'Interno. Lo ha detto a Ria Novosti, il suo avvocato, Aleksei Tikhomirov. "Gli inquirenti russi hanno modificato l'ordine di arresto in contumacia e ha richiesto un impegno scritto a non lasciare il Paese".

L’arresto a Malpensa

L'imprenditore russo, figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, fu arrestato all'aeroporto di Malpensa il 17 ottobre 2022, poco prima di imbarcarsi con la moglie su un volo diretto a Istanbul.

Le accuse

La polizia di frontiera ammanettò il 40enne in esecuzione del mandato di cattura spiccato dal Dipartimento di Giustizia Usa con le accuse di contrabbando di petrolio con il Venezuela in violazione dell'embargo e tecnologie militari dagli Usa verso la Russia, di frode bancaria e di riciclaggio.

Ok all’estradizione

L'estradizione negli Usa è stata concessa dalle autorità italiane il 21 marzo, con riferimento solo alle accuse di contrabbando di petrolio con il Venezuela e di frode bancaria. Il giorno dopo, però, Uss è scomparso nel nulla. 

La fuga

Alle 14.07 del 22 marzo, esce a piedi da Borgo Vione, a Basiglio (Milano), sale su un'auto guidata da un complice e si allontana. Porta con sé il braccialetto elettronico, ma l'allarme suona solo dopo alcuni minuti. I carabinieri arrivano davanti all'appartamento per controllare cosa sia successo, ma trovano la porta blindata chiusa: in casa c'è la tv accesa. A quel punto, parte la chiamata ai vigili del fuoco per sfondare, ma quando i militari fanno ingresso nell'abitazione non trovano alcuna traccia del quarantenne, che in quel momento è già in viaggio verso la frontiera.

La moglie

La moglie era già rientrata il 13 marzo in Russia, motivando il suo ritorno in patria con la necessità di dover accudire il figlio minore della coppia. 

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