Vaccini, rischio rinvii in Lombardia? Scongiurato con i 2,3 milioni di dosi in arrivo

Moratti: le forniture di vaccini a mRna fino al 14 agosto permettono un buon passo. La campagna punta giovani e over 60, per gli anziani Milano prepara i camper

Il centro vaccinale dell’Hangar Bicocca a Milano

Il centro vaccinale dell’Hangar Bicocca a Milano

Milano - Un milione 276mila dosi di vaccini a mRna arriveranno in Lombardia nella seconda metà di luglio, un altro milione 56mila nella prima quindicina di agosto, per un totale di 2 milioni 332mila razioni di Pfizer e Moderna che, annuncia la vicepresidente con delega al Welfare della Regione Letizia Moratti, "ci consentono di tenere un buon passo nella campagna vaccinale". E di scongiurare il rinvio di appuntamenti già fissati, che incombeva per il taglio delle forniture degli antiCovid a mRna (i soli ora iniettabili agli under 60, anche se avevano avuto la prima dose con AstraZeneca a meno che non insistano), che "c’è stato e poi si è ridotto. Il Governo è stato capace di dare forniture alle Regioni", riconosce Moratti, ricordando che le forniture dipendono dall’Ue; "stiamo rielaborando le agende per vedere se alla luce di questi dati possiamo migliorare ulteriormente".

Le agende di questo periodo (complice lo spettro dei tagli che aveva costretto a ridurre i posti per le prime dosi) contengono soprattutto richiami, e la Regione è stata comunque costretta a rinviare al 23 agosto l’operazione "pacchetto famiglia", con 500mila slot (cinque volte quelli preventivati) a disposizione degli studenti over 12 e dei loro genitori per far ripartire le scuole in sicurezza.

Gli appelli della Moratti a vaccinarsi negli ultimi giorni sono indirizzati in particolare a due classi anagrafiche, e una è quella dei più giovani: alla fine della scorsa settimana, dei lombardi tra i 12 e i 15 anni aveva chiesto il vaccino appena il 42-47% (a seconda che ci si basi sui dati dell’Istat o dell’anagrafe regionale, che complessivamente censisce circa 146.200 vaccinabili in più ma circa 82.100 in meno nella fascia 12-15), e gli under 25 rappresentavano quasi metà dei nuovi contagiati quotidiani, all’80% persone che non hanno avuto nemmeno una dose di vaccino. Ieri sono stati 95 i nuovi casi scoperti in Lombardia con gli 8.701 tamponi domenicali, la percentuale di positivi sale all’1% in linea col trend europeo tornato in crescita per la variante Delta; al netto dei festeggiamenti per la vittoria dell’Europeo il cui conto, sottolinea il governatore Attilio Fontana, si presenterà eventualmente "tra 10-12 giorni".

I ricoverati per Covid sono ancora in lenta discesa (ieri 164 in tutta la Lombardia, di cui 36 in terapia intensiva), ma la loro età media è di 69 anni, ed quest’altra fascia - gli over 60, che rischiano di più col coronavirus - che la Regione sta puntando con una strategia a base di monodose J&J distribuito con open day e camper e coinvolgimento di sindaci e medici di base, per recuperare quel 14% di anziani che ancora non ha chiesto il vaccino. Le unità mobili dell’Areu, di recente inviate a Mortara e Monzambano (due dei comuni meno vaccinati del Pavese e del Mantovano, tra le province più indietro con la vaccinazione degli anziani in Lombardia), arriveranno anche a Milano, che con l’81,4% degli over 60 vaccinati con almeno una dose è il quartultimo comune della provincia, a sua volta sotto la media lombarda per la copertura degli anziani: in città, alla fine della scorsa settimana, ne mancavano all’appello oltre 78mila. La missione-camper sarà organizzata entro questa settimana insieme all’Ats, che individuerà i quartieri più “scoperti” e coinvolgerà i medici di base per convincere i propri pazienti, e ai Municipi, che metteranno a disposizione gli spazi in cui il personale delle unità mobili inietterà loro J&J.

 

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