Aziende, comitati e associazioni uniti per studiare il futuro delle aree Falck

A Sesto San Giovanni il centro Studi Borgogna lancia alla proprietà la proposta di costituire un advisory board

Aree Falck

Aree Falck

Sesto San Giovanni (Milano) - Un advisory board per il progetto di riconversione delle aree Falck. La proposta è arrivata da Marco Cipriano del Centro Studi Borgogna al convegno organizzato dalla Fondazione Quercioli sulla rigenerazione delle aree dismesse. Ex amministratore delegato di Core, che fino a pochi mesi fa ha gestito il termovalorizzatore a confine tra Sesto e Cologno, Cipriano un’esperienza simile l’ha già vissuta. "Quando con Cap Holding è nato il progetto della biopiattaforma è stato avviato un percorso di confronto e informazione con i cittadini che ha poi portato alla costituzione del Rab, il consiglio consultivo della comunità locale che ha l’obiettivo di monitorare l’attività e l’impatto ambientale della nuova struttura a partire dal cantiere". Un modello da replicare anche per le Falck, propone Cipriano. "Penso a un advisory board con cittadini, associazioni, comitati e aziende, come per il forno, per dare trasparenza ai processi e mantenere un dialogo sempre attivo, proprio perché l’impatto della riqualificazione delle ex acciaierie riguarda prima di tutto la città". L’anno scorso, tra primavera ed estate, Milanosesto e Hines hanno incontrato, su invito, alcuni soggetti del territorio, come il comitato Acciaierie/Mazzini. Un percorso acerbo, secondo associazioni ed ex amministratori.

"Il progetto ha basi solide ma è in continua evoluzione: parliamo di quasi un milione e mezzo di metri quadri da trasformare in 20-25 anni - sottolinea Carlo Valsecchi di Hines -. Siamo i primi a voler essere trasparenti, a voler informare, a cercare un dialogo con il territorio. Nelle ultime settimane, ad esempio, abbiamo incontrato il Decanato". Anche per un possibile comitato consultivo, come organismo chiamato a fornire pareri non vincolanti ma di tipo strategico, le porte sono aperte. "Siamo consapevoli che noi sviluppatori abbiamo responsabilità importanti e possiamo garantire qualità progettuale solo se capiamo le esigenze territoriali - spiega Valsecchi -. Quindi, accolgo l’idea di Cipriano, su cui si può ragionare". Se l’Unione Zero è ormai definita nelle sue funzioni e nel disegno dei 250mila metri quadri, dove sono già iniziati i cantieri, sul resto delle ex Falck c’è ancora spazio per concertare. "La qualità parte dall’attenzione agli spazi pubblici. Altrimenti, i progetti diventano presto obsoleti e lo vediamo anche a Sesto con quelli recenti. Nel 2022 diamo per scontata la sostenibilità ambientale: bisogna garantire quella sociale che va in coppia con l’inclusione dei cittadini". Investimento privato 4 miliardi di euro, con un 15% solo per le bonifiche, il cantiere è stato visitato dal deputato Pierluigi Bersani.

 

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