Area B, scatola nera sempre attiva: "Ma così il bonus finisce prima"

La rabbia degli automobilisti per il conteggio di chilometri no-stop, anche quando il provvedimento non è attivo

Area B

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«Ho installato la scatola nera sul mio furgone diesel che mi serve per lavorare. Ho a disposizione 600 chilometri per circolare in Area B. Ma il conteggio sarà attivo sempre, anche nei giorni festivi e negli orari in cui il provvedimento è sospeso: non mi pare giusto. Sta diventando impossibile anche lavorare". Lo segnala Jorge Bertonasco, che insieme alla moglie Rosana gestisce un chiosco di giornali e souvenir a Porta Venezia, entrando in città tutti i giorni dall’hinterland. Ma non è il solo: tanti automobilisti che hanno aderito al sistema Move-In/Area B evidenziano che "la scatola nera non lavora a orari ma sempre". Alba, tramonto e weekend compresi.

"Con il rischio di finire prima del previsto i chilometri-bonus". Aderendo alla piattaforma, progetto sperimentale di Regione Lombardia per l’Area B di Milano e per alcune aree del territorio lombardo, i proprietari dei veicoli alimentati a benzina Euro 2 e a gasolio Euro 4 e 5 (i mezzi per i quali, salvo deroghe, scattano i nuovi divieti) saranno ancora liberi di circolare in qualsiasi giornata e fascia oraria fino al raggiungimento di un tetto chilometrico annuo. Ma alcuni spiegano di essersi pentiti e di voler fare dietrofront, “convertendosi“ all’alternativa al Move-In, cioè niente black box ma 50 giorni di accesso consentiti, anche non consecutivi, a partire dal primo ingresso. Perché la mini scatola nera registra via satellite tutte le percorrenze, non solo quelle consumate nella fascia oraria e nei giorni in cui vige il divieto (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi). Satellite sempre vigile sia sulle strade milanesi su cui sono posizionati 188 varchi d’ingresso con telecamere per rilevare i veicoli che entrano in Area B, e sia su quelle dei comuni lombardi che hanno aderito al provvedimento (senza però avere predisposto occhi elettronici ad hoc).

Tra gli automobilisti c’è anche chi si lamenta della "malagestione. Ci sono ritardi nelle installazioni delle scatole nere – sottolinea Matteo Carruba – e questo era prevedibile, perché la piattaforma per le iscrizioni è stata aperta solo un mese fa. Eppure si sapeva da luglio che i nuovi divieti sarebbero entrati in vigore il 1° ottobre. E riguardano centinaia di migliaia di veicoli". Secondo Aci, sulla base delle immatricolazioni, il provvedimento interessa 107.100 veicoli a Milano e 314.053 in tutta la Città Metropolitana. Ancora "non è il momento adatto – continua Carruba – per gravare ancora sulle famiglie già provate dagli anni di pandemia e dal caro bollette. A farne le spese è il ceto medio, che non può permettersi di cambiare auto".

«Il costo di un’auto è rilevante. E poi siamo sicuri che questo provvedimento possa fare la differenza? A impattare sul clima ci sono i condizionatori sovrautilizzati d’estate e le vecchie caldaie d’inverno, e non solo", continua Fausta Favatà. Gianmarco Toselli è favorevole ad Area B in linea teorica "ma non a come la decisione è stata messa in pratica: grava troppo sui cittadini senza prevedere agevolazioni adeguate, ad esempio per comprare auto non inquinanti. I prezzi dei veicoli elettrici sono ancora troppo alti per la maggior parte delle persone". E da domani le nuove limitazioni saranno di fatto attive.

 

 

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