Nuova Area B a Milano, ecco tutte le regole e le deroghe

La Low Emission Zone cambia nome: divieti per 400mila veicoli

Inquinamento a Milano

Inquinamento a Milano

Milano, 2 agosto 2018 - Dell'allineamento orario ad Area C si era già detto. Ieri Marco Granelli ha fatto sapere che la Low Emission Zone (Lez) che entrerà in vigore dal 21 gennaio del 2019 si allineerà ad Area C anche nel nome: niente più Lez, chiamatela Area B. “B” perché include e precede, per chi arriva da fuori, Area C. “B” come blu, il colore del logo della nuova zona a traffico limitato nonché il colore del cielo, perché c’è pure della poesia. Un annuncio, quello dell’assessore alla Mobilità, scandito durante una commissione comunale che ha fatto definitivamente luce sulle regole del provvedimento. Meglio elencarle, allora. Area B sarà attiva dal 21 gennaio 2019 dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, come Area C. A differenza di Area C, che coincide col centro città, Area B include il 72% del territorio cittadino e il 97,6% dei residenti. Tradotto: i 185 varchi di accesso, dotati di telecamere, saranno dislocati lungo il perimetro della città, in modo da chiuderla ai veicoli colpiti dal divieto di accesso. Quali sono? Dal 21 gennaio 2019 Area B terrà fuori da Milano i veicoli per il trasporto di persone e merci a benzina Euro 0, i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3 e i ciclomotori Euro 0 ed Euro 1 a due tempi. Dal primo ottobre 2019 il divieto si estenderà ai diesel Euro 4 e ai diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 con filtro antiparticolato (fap) installato dopo il 31 dicembre 2018. In parallelo il divieto si estenderà alle moto a gasolio Euro 0 e 1. Dal primo ottobre del 2020 città chiusa ai veicoli a benzina Euro 1 e ai veicoli merci diesel Euro 4 ed Euro 0, 1, 2, 3 e 4 con fap installato dopo il 31 dicembre 2018. Ad ottobre 2022 si passerà ai veicoli a benzina Euro 2 e ai diesel Euro 5. Da ottobre 2025 lo stop alla circolazione colpirà i benzina Euro 3 e i diesel Euro 6, infine da ottobre 2028 saranno fermati i veicoli Euro 4 e le moto Euro 3 a 4 tempi. Limitazioni che, secondo i dati forniti ieri dal Comune, nel 2019 colpiranno 402mila auto tra Milano e hinterland, tra trasporto persone e merci.

Accanto alle regole ci sono alcune agevolazioni. Nel primo anno di entrata in vigore del provvedimento saranno consentiti 50 ingressi gratuiti per tutti. Per usufruirne bisognerà registrarsi sull’applicazione o sul sito di Area B. Dal secondo anno si scende a 25 ingressi gratuiti per i residenti e le imprese con sede in città e a 5 ingressi gratuiti per gli altri. Il primo ingresso sotto le telecamere sarà condonato nel caso sia attuato da chi non avrebbe diritto ad entrare. Il Comune invierà al trasgressore una lettera con la quale spiega che registrandosi sull’app o sul sito può trasformare quell’ingresso illecito in uno dei 50 (o dei 5) ingressi gratuiti concessi. Evitando così una multa da 80 euro. Ci sono, infine, le deroghe al provvedimento. E ne potranno beneficiare le auto storiche, i veicoli col contrassegno invalidi il cui titolare sia a bordo del veicolo, più in generale i veicoli per il trasporto di persone con handicap, quanti dovranno andare in pronto soccorso (basterà la registrazione sul sito entro la mezzanotte del giorno successivo a quello dell’ingresso in Area B) o i veicoli per il trasporto di malati che necessitano di terapie salvavita. Per i diesel Euro 4 e 5 dei turnisti impiegati in orari svantaggiati il divieto è posticipato di un anno. "Area B – spiega Granelli – colpirà il 65% delle emissioni dei veicoli. I Comuni dell’hinterland che vogliono attivare a loro volta delle zone a traffico limitato negli orari di Area B possono contare su di noi per l’integrazione del sistema. Infine stanzieremo 7 milioni di euro, 6 il Comune ed 1 la Città Metropolitana, per incentivare la sostituzione dei veicoli da lavoro più inquinanti".

 

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