
La capogruppo Pd Beatrice Uguccioni
Maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra procedono in ordine sparso sul caso San Siro. Dopo l’intervento del sindaco Giuseppe Sala, favorevole al progetto di Milan e Inter di acquistare l’area di San Siro, costruire un nuovo stadio e rifunzionalizzare il Meazza, iniziano i distinguo in Consiglio comunale. Da una parte e dall’altra. Il Pd presenta un ordine del giorno a nome del centrosinistra che chiede di investire le risorse ottenute dalla vendita di stadio e terreno "per la riqualificazione del quartiere San Siro" e di "definire per l’area della Maura un progetto di riqualificazione superandone l’utilizzo come area per i concerti".
In serata l’odg passa con 24 sì, 16 no e un astenuto. Nella maggioranza, però, sono contrari il dem Alessandro Giungi, il verde Carlo Monguzzi e l’ambientalista Enrico Fedrighini, mentre i verdi Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara presentano un odg in cui chiedono di avviare un concorso per la riqualificazione del Meazza. La capogruppo Pd Beatrice Uguccioni, intanto, sottolinea: "Noi chiediamo che i 197 milioni di euro versati da Milan e Inter vengano utilizzati per riqualificare il quartiere San Siro ma anche per incentivare e poter realizzare case a prezzi contenuti per il ceto medio".
Nel centrodestra ogni partito esprime una tesi diversa. Il leghista Samuele Piscina spiega: "Con la sinistra persi 10 anni, ora accordo di programma per risorse destinate a San Siro, case popolari e cittadella dello sport". Riccardo Truppo (FdI) insiste sulla tesi dei due stadi a San Siro cara a La Russa ("sì al vincolo sul secondo anello nel 2025") mentre il forzista Alessandro De Chirico osserva: "Finalmente Sala fa come ai tempi in cui era city manager della Moratti: i milanesi si ritrovano un sindaco di centrodestra che privatizza un bene pubblico, San Siro, per il bene della città".
M.Min.