MONICA AUTUNNO
Cronaca

Appello alla comunità cristiana "No al voto di scambio e rispetto delle idee altrui"

A poche settimane dalle urne la lettera aperta di don Paolo Zago, firmata con i sacerdoti "Il diverso orientamento politico non faccia venire meno la comunione e carità fraterna".

Appello alla comunità cristiana "No al voto di scambio e rispetto delle idee altrui"

di Monica Autunno

"Nessun collateralismo e nessuna ingerenza, nessun voto di scambio e nessun favoritismo. E soprattutto, non venga meno il rispetto delle idee differenti dalla propria". Ormai poche settimane alle urne, e dal pulpito, anzi dal bollettino parrocchiale, scrive e parla chiaro come è solito fare don Paolo Zago (nella foto), parroco della comunità pastorale Madonna dell’Aiuto, su una lettera aperta firmata insieme a tutti i sacerdoti gorgonzolesi. In vista, appunto, delle vicine elezioni comunali. La comunità cristiana, è la premessa, è anche a questo giro "sparpagliata" su varie liste e a sostegno di diversi candidati sindaco. Tutto normale e persino "un segno molto bello, perché racconta di una comunità non chiusa, capace di farsi carico di quella che il Cardinale Martini chiamò la “carità politica”". Ma attenzione. "Ciascuno - così la lettera - può votare chi ritiene più capace e competente per la guida e il bene comune della città: anche tra noi sacerdoti della comunità pastorale del resto ci saranno scelte differenti", ma "il diverso orientamento politico non faccia venire meno comunione e carità fraterna.

La diversità di vedute non porti mai a demonizzare l’altro o a reciproche scomuniche: il rispetto delle idee differenti non venga meno, così come la stima reciproca". Il messaggio più forte: no collateralismo, no ingerenze, no favoritismi o voto di scambio. "Con queste parole - così don Paolo - abbiamo voluto chiarire che promesse elettorali finalizzate a guadagnare voti non devono trovare spazio all’interno della comunità e tantomeno dalla chiesa. Dove non vi saranno, del resto, espressioni di preferenza per l’uno o l’altro candidato, o, è certamente superfluo dirlo, indicazioni di sorta". Sulla lettera appello. "Ci siamo consultati e abbiamo ritenuto giusto scriverla. Nelle scorse elezioni, in molti lo ricordano bene, la comunità cristiana in qualche modo si spaccò e di quella spaccatura rimase traccia. Come prima cosa, dunque, abbiamo voluto invitare al rispetto dell’altro. Nella libertà piena di votare chi si preferisce".