San Giuliano Milanese, 22 novembre - "Cara Elena, ti sono vicina e voglio sostenerti nella lotta per dire 'non una in più, basta femminicidi'. Spero di essere presente al funerale di tua sorella Giulia, so che è con Antonia e con tutte le donne morte per mano di un uomo, di chi non le amava": sono queste le parole che Assunta Bianco, sorella di Antonia, ammazzata dall'ex compagno il 13 febbraio 2012 a San Giuliano Milanese, ha scritto alla sorella di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni dall'ex fidanzato Filippo Turetta.
Il testo del messaggio
L'Adnkronos riporta la lettera scritta da Assunta: "I femminicidi riguardano tutti, nessuna differenza di età o nazionalità. Quello di mia sorella - che aveva denunciato più volte il suo stalker -, è stato un omicidio annunciato. Un calvario giudiziario in cui ho lottato per avere giustizia per mia sorella e per i suoi tre figli, per l'ultimo (figlio dell'uomo arrestato, ndr) ho dovuto anche combattere perché rimanesse con me". Una lotta faticosa, ''ma la sentenza è stata giusta: lui, in tutti e tre gradi di giudizio, è sempre stato condannato all'ergastolo. Ancora oggi non abbiamo ricevuto nessun risarcimento - né economico, né psicologico - ma tu non arrenderti'' aggiunge.
E ribadisce l’importanza di non sentirsi in colpa per non aver colto i campanelli d’allarme: “Lei sa che la colpa è solo di chi ha affondato il coltello. Lotta per Giulia, lotta con e per tutte le donne. Lottiamo insieme perché nessuna donna muoia più per mano di un uomo" conclude Assunta Bianco.
La storia di Antonia Bianco
Assunta è la sorella di Antonia, 43enne italoargentina uccisa il 13 febbraio 2012 dall’ex compagno Carmine Buono a San Giuliano Milanese: la donna venne colpita con una stilettata perforandole il cuore, senza lasciarle scampo. Lasciò tre figli, Maximiliano, Florencia e Gabriele, quest’ultimo avuto proprio con Carmine Buono, per cui la sorella di Antonia intraprese un percorso giudiziario lungo e tortuoso per tenerlo con sè.
L’ondata di commozione intorno alla morte di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo, uccisa nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre a causa delle violente coltellate inferte dall’ex fidanzato Filippo Turetta, non si ferma, anche grazie all’importante opera di sensibilizzazione portata avanti dalla sorella Elena: Assunta, che ha vissuto la stesso dramma della famiglia Cecchettin, è consapevole anche dell’eccessiva colpevolizzazione che può scaturire immediatamente dopo la tragedia. Ma è lei che rassicura Elena: la colpa è di chi uccide.