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Clienti Treccani raggirati: l’Antitrust multa tre società

Milano, devono sborsare 200mila euro di ammende per «pratiche commerciali scorrette»

Roberto Rustichelli, presidente dell'Antitrust

Milano, 19 agosto 2020 - L’Antitrust ha comminato multe per 200mila euro a tre società, due delle quali con sede a Milano, per pratiche commerciali scorrette nella vendita di libri e opere d’arte. A denunciare il caso all’Authority è stata la società Treccani, nota per la pubblicazione dell’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere e arti, che a fine 2019 ha iniziato a ricevere segnalazioni dai suoi clienti: i racconti, tutti uguali, parlavano di telefonate da parte di operatori che, a nome della società Progetto Archivio Storico, proponevano appuntamenti per offrire «un servizio non a pagamento, senza impegno, di valorizzazione delle opere acquistate con Treccani». In sostanza, gli operatori di un call center, della srl Pemacom di Pomigliano d’Arco, offrivano ai proprietari di volumi e prodotti editoriali la possibilità di ricevere un fantomatico attestato in cui si certificava «l’asserito aumento di valore nel tempo delle opere Treccani» in loro possesso. 

In realtà, stando a quanto ricostruito dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, la telefonata era un pretesto per organizzare un appuntamento a domicilio con gli “art promoter“ di Associazione Arte srl, che avrebbero cercato di vendere «altre opere pittoriche e/o editoriali o la permuta di prodotti Treccani con le suddette opere». Un modus operandi, con tanto di tecniche psicologiche («Spesso, dopo un’ora di conversazione, anche clienti inizialmente riluttanti, hanno acquistato opere per elevati importi»), che avrebbe indotto in errore le persone contattate, condizionandone il comportamento con informazioni «ambigue o non rispondenti al vero». Da qui la stangata.