STEFANO DATI
Cronaca

Don Camillo e Peppone, ma a Cassano D’Adda: la città commemora (con due cortei separati) i martiri uccisi dai nazisti

Rivive la querelle politica tratta dal romanzo del Guareschi rivive. Amministrazione comunale e Anpi divisi nei momenti istituzionali mettono in scena doppie commemorazioni dello stesso evento celebrativo.

Commemorazione celebrativa del comune con la presenza dell'Anpc ma non quella dell'Anpi

Commemorazione celebrativa del comune con la presenza dell'Anpc ma non quella dell'Anpi

Comune e Anpi in conflitto sull'organizzazione delle cerimonie commemorative. L'Associazione Partigiani ignora ancora una volta eventi celebrativi istituzionali con la presenza dall'Amministrazione comunale. Due settimane dopo la cerimonia ufficiale del 24 marzo per il ricordo dei 5 Martiri, commemorazione del comune dedicata ai 5 cittadini fucilati a Cassano il 31 marzo 1945 dai nazisti, l'Anpi sfila in corteo lungo le strade della città per raggiungere il memoriale in via 5 Martiri per dare vita ad una celebrazione tutta sua.

Una prassi questa delle doppie cerimonie istituzionali diventata ormai consuetudine generale per l'Anpi di Cassano d 'Adda ma non per i partigiani dell'Anpc che hanno invece scelto di partecipare alle varie commemorazioni istituzionali nelle date ufficiali con l'Amministrazione comunale. Analoga situazione, infatti, si é ripetuta anche per la Giornata della Memoria del 27 gennaio con l'Anpi che ha celebra il ricordo delle vittime dell'olocausto in momenti diversi dalla rievocazione ufficiale del comune.

“La nostra scelta nasce dalla poca considerazione da parte del sindaco verso la nostra associazione - così Mario Conte presidente dell'Anpi Cassano d'Adda - a noi non basta il discorsetto del primo cittadino. Durante le commemorazioni vogliamo essere liberi di esprimerci con racconti, poesie e canti ma l'Amministrazione comunale non è dello stesso avviso”.

Chiamato in causa il primo cittadino ribatte alle accuse: ”Mi considero il sindaco di tutti i cassanesi e non soltanto di quelli di una sola parte politica. Abbiamo deciso di gestire come Amministrazione comunale tutte le manifestazioni istituzionali, per evitare l'appropriarsi del diritto di essere l'unico soggetto politico titolato alla gestione dei momenti celebrativi istituzionali, da proporre a cittadini di una sola parte politica. Un'arroganza politica, dimostrata anche la scorsa domenica. Con le bandiere dell'Associazione Partigiani, infatti, erano presenti anche quelle rosse con falce e martello, simbolo di totalitarismo ormai sconfitto dalla storia”.

In questi ultimi anni anche la giornata del 25 aprile è finita nella querelle sulla doppia cerimonie istituzionali. All'impegno dell'Amministrazione comunale con celebrazioni nei tre cimiteri della città, l'Anpi ha risposto con la commemorazione rivolta ai soli defunti partigiani sepolti al cimitero cittadino centrale. ”Tutte le vittime della guerra meritano il nostro rispetto tuttavia, il 25 aprile è per noi la giornata in cui ricordiamo in particolare i caduti della resistenza”. Ha così concluso il presidente Anpi di Cassano d'Adda.