CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Anche Cerro dice no all’Area B "Sala non pensi solo a se stesso"

Il sindaco Berra contro Palazzo Marino per le limitazioni al traffico che penalizzano la provincia

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di Christian Sormani

Anche la giunta di Cerro Maggiore dice no all’Area B di Milano voluta da Beppe Sala. Il sindaco Nuccia Berra si è schierata a fianco dei rappresentanti provinciali del centrodestra nell’ultima riunione a Palazzo Marino.

"Il problema di Area B è tutt’altro che limitato – ha spiegato la prima cittadina –. La decisione presa da Sala, in autonomia, ha spiazzato in prima battuta tutti i sindaci della cintura metropolitana e quindi tutti i cittadini che si sono trovati a fronteggiare un provvedimento in molti casi insuperabile e contraddittorio. Basti pensare al suo principio cardine, ovvero diminuire le emissioni in atmosfera, ma questo, secondo le regole di Area B, avviene solo dal lunedì al venerdì, come se nel weekend o nei giorni festivi magicamente il problema dei veicoli inquinanti svanisse. Purtroppo, come abbiamo potuto vedere anche nel nostro consiglio comunale, dove la mozione presentata dal gruppo Centrodestra Unito è passata senza voti contrari, con altresì l’approvazione dei gruppi di minoranza, l’approccio di Sala a questa problematica è stato troppo ideologico e poco pragmatico. E, cosa ancor più grave, non si sono coinvolti i Comuni dell’area metropolitana. Insomma la tanto sbandierata condivisione di problemi e soluzioni avviene solo quando è Milano ad avere problemi e noi lo sappiamo benissimo, avendo accolto per anni i rifiuti di Milano nel periodo della crisi, subendo il ritorno negativo di quella ormai ex-discarica".

Infine la richiesta: "Spero che il sindaco Sala ascolti le voci di sofferenza che trasversalmente arrivano dalla periferia e comprenda che questi problemi devono essere risolti con strategie comuni e non con fughe in avanti ideologiche".

Nei giorni scorsi contro l’Area B si era mosso anche il comune di Parabiago. "Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è anche sindaco della Città metropolitana e per questo ha il dovere di valutare le conseguenze delle proprie scelte guardando a un ambito più esteso e non limitandosi ai confini della propria città – aveva spiegato il sindaco Raffaele Cucchi –. L’estensione di questa misura ha inoltre una limitata efficacia in termine di riduzione dell’inquinamento e sembra creato per ripercuotersi in particolare sui cittadini della provincia dal momento che, in un periodo di gravissima crisi economica, obbligare chi si reca a Milano per lavoro a cambiare la propria macchina appare oltremodo penalizzante".

Precedentemente avevano preso posizione contro l’Area B anche Bareggio e Rescaldina.

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