Le forze a sinistra fanno cartello e si presentano congiunte alle prossime elezioni amministrative, dopo la caduta anticipata della Giunta Rocchi lo scorso luglio. L’accordo, a oggi, vede così una coalizione allargata formata da Cologno Solidale e Democratica e ART Lista, ma anche da Alleanza Verdi Sinistra Italiana, Collettivo di Azione Territoriale e dal Movimento 5 Stelle, che alla scorsa tornata aveva corso da solo insieme ad altre liste green. "A Cologno Monzese sta maturando l’opportunità e la necessità di dare vita a un fronte progressista inclusivo che si impegnerà nelle prossime elezioni amministrative per un ampio progetto di trasformazione e cambiamento della comunità colognese", hanno dichiarato le forze politiche e civiche.
Per ora tramonta invece l’ipotesi della maxi coalizione insieme anche al Pd: subito dopo la caduta di Angelo Rocchi, per mano della sua maggioranza, erano partiti i tavoli di confronto che però non hanno dato esito a un nome né a percorso condiviso. "Preso atto del fallimento delle politiche del centrodestra, che dopo sette anni di malgoverno e dopo aver impantanato la politica colognese, si è dilaniato fra tradimenti e giochi di potere e consapevoli dell’urgenza del cambiamento di cui necessita il nostro Comune, abbiamo deciso di incontrarci per avviare un percorso finalizzato alla costruzione di una solida e concreta proposta da presentare ai cittadini in vista delle prossime elezioni comunali attraverso un serio e reale progetto di rinnovamento politico". È nato un tavolo di lavoro, "concordi che tutte le parti politiche partecipanti abbiano pari dignità e siano libere d’interagire". Il Pd resta ancora alla finestra, mentre il centrodestra a oggi resta in equilibrio precario con una Lega ancora dilaniata al suo interno. Queste settimane hanno visto solo la nuova discesa in campo dell’ex sindaco Angelo Rocchi, che ha annunciato la sua corsa, per la terza volta, anche se il resto dei partiti non dovesse appoggiarlo. La Lega cittadina, guidata dal neosegretario Antonio Cirillo, ha però stoppato l’autocandidatura.
Laura Lana