MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Ambrogino per Berlinguer. Spunta l’asse tra Pd e FdI: "Politico di grande valore". Sala si smarca, Lega critica

Si apre il dibattito sulla candidatura dell’ex segretario Pci alla medaglia d’oro. I meloniani: lui e Almirante si rispettavano. Ma i lumbard: è nato a Sassari.

Si apre il dibattito sulla candidatura dell’ex segretario Pci alla medaglia d’oro. I meloniani: lui e Almirante si rispettavano. Ma i lumbard: è nato a Sassari.

Si apre il dibattito sulla candidatura dell’ex segretario Pci alla medaglia d’oro. I meloniani: lui e Almirante si rispettavano. Ma i lumbard: è nato a Sassari.

Il rosso e il nero. Spesso distanti, ma non sempre. Sulla figura di Enrico Berlinguer, ad esempio, Pd e FdI non sono poi così lontani. È noto che la premier Giorgia Meloni lo scorso febbraio è andata a visitare la mostra dedicata all’ex segretario del Pci a Roma, in occasione dei 40 anni dalla morte del politico comunista. Un ideale seguito dell’omaggio del segretario del Msi Giorgio Almirante alla bara di Berlinguer nel 1984.

Quarant’anni dopo, la candidatura dell’Ambrogino d’oro di Berlinguer, presentata dai ragazzi e dalle ragazze del sito Internet enricoberlinguer.it fondato dal milanese Pierpaolo Farina, rinsalda l’asse Pd-FdI. La capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni commenta: "Il valore storico e politico di Enrico Berlinguer non si discute, non esiste un tema da questo punto di vista. Ne parleremo senz’altro in Commissione. Come ho detto in altre occasioni preferisco sempre candidature di persone che non sono già conosciute. Ad ogni modo, Berlinguer ha servito tutto il Paese e il valore del suo operato politico è stato riconosciuto anche dai suoi avversari più distanti". E il capogruppo di FdI Riccardo Truppo apre al premio meneghino per l’ex leader comunista: "Berlinguer è una delle persone che hanno fatto la storia della politica italiana e ci ha lasciato un messaggio importante: il rispetto dell’avversario. Berlinguer e Almirante si confrontarono più volte e il segretario del Msi rese omaggio alle spoglie del numero uno del Pci. Attualmente, invece, spesso non c’è il rispetto ma la demonizzazione dell’avversario politico. In primis della premier Giorgia Meloni. Dunque a me la candidatura di Berlinguer va benissimo. Sempre che insegni qualcosa di utile alla politica odierna". Anche il capogruppo di FI Luca Bernando non si schiera contro il premio: "Si tratta sicuramente di un esponente della classe dirigente italiana che ha fatto la storia della nostra Repubblica. Se questo discorso vale per Berlinguer allora deve valere anche per altri grandi".

Il sindaco Giuseppe Sala, intanto, si smarca dal dibattito sulle Civiche benemerenze: "Berlinguer premiato? Non intervengo sugli Ambrogini. Resto della mia opinione: andrebbero dati a persone che non hanno avuto altri riconoscimenti ma che si sono distinti per il bene della città. Così recita il Regolamento, a volte disatteso". Si registrano anche voci contrarie o critiche sulla candidatura dell’ex segretario del Pci. Il capogruppo della Lega Alessandro Verri pone la questione della milanesità: "Berlinguer è nato a Sassari, non c’entra nulla con Milano. L’Ambrogino è un premio per chi è nato o ha vissuto nella nostra città". La questione è più geografica che politica? "Sì, certo. La questione riguarda l’appartenenza territoriale che caratterizza le Civiche benemerenze".

Il verde Carlo Monguzzi, infine, pone una questione di metodo: "Berlinguer è una splendida figura sul piano morale e politico. Non ha bisogno di alcun riconoscimento, e penso che gli Ambrogini vadano riservati per valorizzare persone poco conosciute che abbiano compiuto atti meritori e utili per la città. Eviterei poi di coinvolgere una figura nobile come Berlinguer nel tritacarne della polemica politica. Un anno fa si era detto che, dopo le polemiche, sarebbe cambiato tutto per gli Ambrogini. Per questo non ho presentato candidature".