Monica Guerci
Cronaca

Alveari in città, ecco il miele urbano

Il primo raccolto dalle arnie comunali di via Val Camonica andrà ai volontari dell’emergenza Covid

La prima smielatura andrà ai volontari dell’emergenza Covid. Un traguardo “Mielurbano“ di Lainate, risultato del corso di Apicoltura Urbana, organizzato a gennaio dal Comune e dal Museo il Ninfeo di Villa Litta, promosso all’interno del progetto Alveari Urbani finanziato grazie ai proventi della manifestazione Ninfeamus in Villa Litta. La sezione Apicoltori urbani dell’associazione “Amici del Bosco“, nei giorni scorsi ha proceduto alla raccolta del miele contenuto nelle arnie comunali di via Val Camonica, che accudiscono con passione fin da quando sono state trasferite dal parco di Villa Litta. La presenza di fioriture spontanee e la sua vastità hanno permesso alle api di trovare un ambiente ideale, l’aiuto degli apicoltori ha fatto il resto.

"A chiusura del primo corso di Apicoltura Urbana abbiamo cominciato a prenderci cura di due arnie che, inizialmente nel parco della Villa, hanno trovato il loro luogo ideale in questo angolo naturale", spiega Carmen Lavanga, la referente del gruppo composto da Mauro Bindelli, Elena Simonetta, Danilo Mongelli, Simona Martini, Alessandro Gatti, Alessia Colli, ai quali presto potrebbero unirsi alcuni dei frequentatori della seconda edizione del corso. "Nei giorni scorsi, emozionati, abbiamo avviato le procedure di smielatura – aggiunge Carmen Lavanga – Abbiamo già prodotto 30 kg di miele e siamo pronti a replicare. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Alessandro Galli e tutti gli Amici del Bosco".

E già si guarda avanti: dalle due preesistenti sarà creata una terza famiglia di api che affiancherà le altre. "In Villa, a ogni alveare produttore abbineremo l’installazione di un alveare d’artista. Un modo per ricordare e valorizzare il progetto dedicato al mondo delle api e degli impollinatori, alla biodiversità e della creatività che abbiamo voluto per migliorare la conoscenza del parco storico e la nostra attenzione all’ambiente", dice Paola Ferrario, conservatore del Museo Il Ninfeo. "In un momento delicato come questo in cui tutti, cittadini e amministratori, siamo chiamati a ripensare i nostri stili di vita e a operare scelte sempre più responsabili nell’ottica della sostenibilità – conclude l’assessore all’Ambiente, Maurizio Lui – la tutela delle api diventa il simbolo della tutela della biodiversità. Questa iniziativa potrebbe diventare anche un laboratorio all’aria aperta per i ragazzi delle scuole".