REDAZIONE MILANO

Altri tre supermarket. Cassano è “sold out“

Negozianti della città divisi sul raddoppio dei brand "So come fidelizzare i clienti" "La mia attività è in vendita".

Altri tre supermarket. Cassano è “sold out“

Invasione di supermercati a Cassano d’Adda: Lidl, Iperal e Famila, vicinissimi l’uno all’altro, vanno ad aggiungersi alle realtà commerciali di Coop, Unes ed Eurospin già presenti in città. La grande distribuzione allunga dunque i tentacoli sul territorio cassanese, Comune di circa 20mila abitanti, in aree urbane oggetto di rigenerazione con nuova assegnazione d’uso che ritornano a essere al centro dell’economia locale. L’avanzata inesorabile dei supermercati non infastidisce più di tanto, parrebbe, i pochi negozi di vicinato rimasti in città. "Il mio negozio è aperto al pubblico dal 1972 – spiega Mariangela Ravasi, titolare del negozio che porta il suo nome – gestito dai miei genitori e in seguito da me rilevato. È l’ultima drogheria rimasta a Cassano d’Adda. Sono momenti difficili per i negozi di vicinato, ma credo ci sia ancora spazio per tutti. Ritengo, inoltre, che nel commercio locale ci si debba adeguare ai tempi, con iniziative particolari verso i clienti e aperture a nuovi metodi di vendita. Nel mio caso, per esempio, ho dato il via con successo a una rete di vendita on line di prodotti ad hoc per la mia clientela. Molte le attenzioni che riservo ai miei clienti: tra questi il servizio di consegna a domicilio e l’offerta shop mensile di una borsa spesa con prodotti scontati". I superstiti delle botteghe locali si dicono dunque pronti ad affrontare la concorrenza con la forza comune legata al rapporto diretto con i clienti. "I miei clienti sono da sempre fedeli alla attività di questo negozio – spiega il titolare della macelleria e fruttivendolo Amir –. La qualità dei prodotti in vendita allontana i timori per i nuovi supermercati". Non manca, però, chi nutre qualche preoccupazione. "Certo, l’invasione della grande distribuzione non aiuta di sicuro noi piccoli commercianti – dice Marianna Motta detta Mary dell’omonima Bottega –. La nostra attività a gestione familiare è stata messa in vendita, mio padre non può più continuare per motivi di salute. Più che l’arrivo dei nuovi supermercati sono preoccupata di continuare l’attività da sola: improponibile". Stefano Dati