Altre 111 scuole colpite a Milano: 13 milioni per riaprire Solaroli

Il nubifragio di Milano ha colpito 522 scuole, causando danni per 13.5 milioni di euro. La vicesindaco Scavuzzo presenta il censimento dei danni e annuncia che tutte le scuole riapriranno tranne una. Interventi urgenti per ripristinare la sicurezza e nuova vita ai tronchi spezzati.



Altre 111 scuole colpite a Milano: 13 milioni per riaprire Solaroli

Altre 111 scuole colpite a Milano: 13 milioni per riaprire Solaroli

L’uragano del 24 luglio a Milano aveva colpito 306 scuole, tra materne e medie (più 48 superiori della Città Metropolitana). "Il nubifragio del 27 agosto, minore per intensità, ha agito su un sistema già compromesso aggiungendo altre 111 scuole danneggiate". A presentare il censimento dei danni dopo i nubifragi estivi e alla vigilia del nuovo anno scolastico è la vicesindaco e assessora all’Educazione Anna Scavuzzo. Alla commissione consiliare mostra le immagini, dai cortili ai tetti, mentre ripercorre le 522 segnalazioni ricevute (377 di tipo edile, 145 riguardanti il verde), diffuse capillarmente in tutti i Municipi anche se qualcuno è più provato di altri. "Da subito avevamo chiare le priorità e le date: 1 settembre per il rientro del personale, 5 settembre per la riapertura delle attività nelle scuole dell’infanzia, 12 settembre per il tradizionale avvio delle lezioni". Riapriranno tutte le scuole tranne una, la scuola dell’infanzia di via Solaroli, nel Municipio 5. "Stiamo ancora indagando i danni", spiega la vicesindaco mostrando il grosso cedro crollato sul tetto e la soluzione individuata per non fare perdere ai 50 bimbi neppure un giorno di scuola: "Temporaneamente saranno ospitati dalla scuola di via Antonini. Se il cronoprogramma sarà rispettato e non ci saranno nuove emergenze contiamo di ripristinare una parte della struttura in autunno e di procedere con i lavori nei locali interni per cercare di fare rientrare i bambini e il personale prima della chiusura dell’anno scolastico". Alberi caduti, edifici scoperchiati, infiltrazioni e vetri rotti i problemi comuni nelle altre scuole: "La stima provvisoria dei danni, da aggiornare con quelli registrati il 27 agosto, è di 13.566.400 per la sola messa in sicurezza", fa i conti Scavuzzo, mostrando gli interventi già portati a termine sul tetto delle medie di via Cagliero e per riaprire la primaria di via Pestalozzi, nel Municipio 6. Scorrono le foto del distacco del controsoffitto nella materna di via Milesi, nel Municipio 4, del tetto di lamiera sollevato nella primaria Thomas Mann, nel 3. E via così: decine di esempi per centinaia di casi. A livello economico i Municipi più colpiti sono il 9 (concentra da solo quasi quattro milioni di euro di danni), il 6 e l’8. Per numero di segnalazioni il più provato è il 7: 47 scuole coinvolte.

L’unità di crisi si è radunata due volte alla settimana in pieno agosto mentre si lavorava senza sosta, temendo il nubifragio che si è presentato puntuale un mese dopo la tromba d’aria. "Sulle aree esterne i lavori non sono ancora terminati, ma i locali sono agibili - conclude la vicesindaco -. Poi serviranno altri interventi". E mentre si aggiorna il censimento delle piante nei cortili, con lo stato di salute di quelle rimaste in piedi, si sta pensando di dare nuova vita ai tronchi spezzati, riutilizzandoli per l’arredo scolastico. Intanto si torna a bussare a Regione e Governo: "Nove milioni e 430mila euro per i danni subiti in tutta la Lombardia non può essere la risposta per nessuno, tantomeno per Milano, che ha scelto una via diversa dalla somma urgenza per riaprire le scuole in tempo utile con gli strumenti che aveva già a disposizione". Simona Ballatore