Allarme stupri, altra aggressione Ragazza salvata dai passanti

Pavia, 24enne assalita di notte: è riuscita a chiedere aiuto gridando. Nigeriano fermato dai carabinieri. Milano, preso un clochard accusato di abusi sessuali su una disabile. Il ministro Piantedosi: arrivano 250 agenti in più.

di Giulia Bonezzi

Una ragazza di 24 anni aggredita all’una di notte nel centro storico di Pavia, salvata dallo stupro dai passanti; le forze dell’ordine hanno arrestato subito ma non senza difficoltà (hanno dovuto esibire il taser) un 31enne di origine nigeriana. Intanto, a Milano, la squadra mobile fermava un 33enne somalo per la violenza su una 57enne disabile che la notte tra il 28 e il 29 aprile era stata attirata con l’inganno e abusata sotto una tenda di fortuna in piazza Carbonari, che rientra nel girone d’influenza della Stazione Centrale dove solo poche ore prima una turista marocchina era stata una notte intera in balìa di un connazionale, violentata nei giardinetti e poi dentro un ascensore; trovato subito anche lui, su un’aiuola, mentre è caccia allo stupratore che sabato scorso ha abusato di una 31 enne nei bagni di un locale di via Padova.

Questo il bollettino di cronaca di ieri, mentre a Milano, che l’anno scorso ha contato 400 reati a sfondo sessuale tra città e hinterland, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi era in prefettura al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per "dare un segno di responsabilità", anche se a Milano e in Italia, "parametrandole a realtà analoghe europee e nordamericane, non parlerei di emergenza sicurezza". Il ministro illustra i numeri degli interventi delle forze dell’ordine nei primi quattro mesi di quest’anno nel "quadrante" della Stazione Centrale: i reati sono "calati del 39%" rispetto allo stesso periodo del 2019, ultimo anno pre-pandemia, e quanto all’"assicurazione alla giustizia degli autori siamo quasi al 100%". Ma "non diamo importanza esclusivamente al dato statistico. Esiste un problema di percezione di insicurezza al quale prestiamo grande attenzione", assicura Piantedosi, sottolineando come a Milano, sotto i riflettori in quanto "capitale naturale", la percezione sia legata anche a "un apprezzabile maggior senso civico" che chiede "servizi all’altezza". In generale, "tutto quello che induce a preoccupazione, e genera rappresentazioni delle stazioni come luoghi in cui soprattutto le donne hanno paura di transitare è un problema che ci preoccupa, di cui dobbiamo farci carico". Così Milano avrà rinforzi da impegnare nei controlli "già proficui" intensificati intorno alla stazione e nelle altre zone ad alta frequentazione, ad esempio per movida: 430 ingressi tra polizia, carabinieri e Guardia di finanza entro la fine dell’anno, circa metà già arrivati, per un’iniezione reale di 250 persone in più al netto dei pensionamenti, dettaglia il ministro dopo il vertice, seduto tra il prefetto Renato Saccone e il primo cittadino Giuseppe Sala. Il sindaco si dice "soddisfatto" della promessa di "pareggiare sostanzialmente il nostro +500", cioè il piano d’assunzioni di vigili urbani: "I milanesi e soprattutto le milanesi hanno bisogno di sapere che intorno alla stazione ci sia un presidio costante, non statico". Lui promette anche l’impegno dei servizi sociali col volontariato: "Le stazioni in tutto il mondo sono calamite di un disagio" che non si affronta "solo con la repressione".

La 57enne abusata, ad esempio, era una senzatetto come il somalo accusato di averla violentata. Che è regolarmente in Italia in quanto titolare di protezione sussidiaria, sottolinea il ministro Piantedosi: "Non basta dare accoglienza per prevenire i reati", sostiene, aggiungendo che "l’immigrazione incide", non certo per "una propensione naturale dell’immigrato in quanto tale" ma perché "alimenta le sacche di emarginazione" e riguarda "fasce di età giovanili, statisticamente da sempre quelle che concorrono alla commissione dei reati". Quanto alla sicurezza delle stazioni, il ministro annuncia che al prossimo tavolo convocherà le Ferrovie dello Stato; e ricorda il progetto del collega dei Trasporti Matteo Salvini, di creare una società di security del gruppo.

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