
Al ladruncolo non è andata bene
Milano, 17 agosto 2019 - «I ladri si sono portati via tutto: oro, orecchini che appartenevano alla nonna di mia nonna, l’orologio che mi avevano regalato per la pensione e il libretto degli assegni. Soprattutto un cellulare che custodivo con amore perché conteneva gli ultimi messaggi di mio marito che purtroppo non c’è più». Mescola rabbia e amarezza questa donna del quartiere Basmetto, tra via Chiesa Rossa e Gratosoglio, tra i cittadini derubati in casa mentre erano in vacanza. Chiede l’anonimato «perché sono ancora molto scossa».
Presi di mira soprattutto i condomìni di via Banfi: «Abbiamo avuto almeno 9 furti – sottolinea Massimo Caboni, del comitato di quartiere Basmetto – tra luglio e Ferragosto. E ancora non sappiamo quanti sono in totale gli appartamenti svaligiati, perché molti residenti non sono rientrati dalle vacanze». Questo è il periodo d’oro per i manolesta, che approfittano di condomìni semivuoti e strade deserte per colpire. E questa zona dell’estrema periferia sud, con un pugno di condomìni circondati da campi tra il Naviglio Pavese e il Lambro meridionale pare essere il luogo ideale per i topi d’appartamento. I cittadini mostrano foto di pluviali piegati, tapparelle rotte, impronte di scarpe sui cornicioni. «Io – continua la signora derubata – sono rientrata dal mare per questo. Hanno scardinato la portafinestra del bagno e rotto la tapparella. Rovinata pure quella della camera, mentre le ante dell’armadio chiuse a chiave sono state staccate. Era tutto a soqquadro». Solo alla stazione dei carabinieri Gratosoglio sono state presentate quattro denunce nelle ultime settimane di luglio.
Tra i danni più rilevanti, una finestra staccata dai montanti per portare via pc, tablet, orologi e anelli per un valore complessivo di 4mila euro. I carabinieri hanno intensificato i controlli con «vigilanze dinamiche» cioè perlustrando più volte il quartiere in diverse fasce orarie e controllando i “sospetti”. «Avevamo già chiesto maggiore sicurezza prima dell’emergenza furti, scrivendo a forze dell’ordine, giunta comunale e Municipio 5 dopo aver raccolto 400 firme», aggiunge Caboni. «Chiediamo un controllo pure negli insediamenti abusivi – evidenzia Sonia Ferrari, del comitato – lungo il Lambro, ai margini dei campi coltivati dalla Cascina Basmetto e intorno al campo nomadi di via Chiesa Rossa».