
Hostess di Alitalia
Milano, 5 luglio 2017 - "Altri fornitori" provvederanno a ripulire e riassettare l’interno degli aerei evitando che debbano essere le hostess a farlo. Ad assicurarlo è Alitalia che risponde così alla denuncia dei sindacati e alla protesta dei lavoratori che, dalle 14 di lunedì in avanti, come riportato su queste pagine, hanno fatto partire dall’aeroporto di Linate 40 voli della compagnia senza provvedere a pulire preventivamente i velivoli. Il punto è il seguente: da oggi Alitalia affiderà la pulizia dei suoi aerei alla Sp, mentre finora lo stesso servizio era svolto da Dnata e National Cleanness. La Sp non ha, però, una delle due licenze necessarie per riassettare gli interni degli aerei. E, come segnalato dai sindacati, avrà l’obbligo contrattuale di provvedere alla ripulitura integrale solo di un volo su quattro. Non basta: non tutti i lavoratori di Dnata e National Cleanness, 45 in tutto, potranno essere riassorbiti dalla Sp. Da qui la mobilitazione di lunedì e, segnalano i sindacati, la richiesta di Alitalia agli assistenti di volo di provvedere al riassetto delle cabine laddove Sp non può farvi fronte. Ieri Alitalia ha, però, replicato.
La compagnia conferma che la Sp «ha vinto una regolare gara d’appalto» pur non avendo una delle due licenze utili a svolgere tutte le mansioni oggetto di gara. A ulteriore conferma, solo il 30 giugno l’Enac ha inviato una lettera ad Alitalia con una richiesta inequivocabile: «Si invita codesto vettore ad indicare le modalità con le quali intende assicurare la prestazione dei servizi di cui alla suddetta categoria (il riassetto degli interni ndr) a partire dalla data anzidetta (il 5 luglio, oggi ndr)». Un invito che Enac formula dopo aver sottolineato, nella stessa missiva, il mancato possesso da parte della Sp di uno dei due certificati necessari. Sul punto Alitalia fa sapere che «la Sp otterrà anche la seconda certificazione nel giro di qualche giorno» e che «nel frattempo altri fornitori provvederanno a ripulire gli aerei garantendo gli standard di sempre». Alitalia assicura che «non c’è alcun pericolo che il nostro personale di bordo sia chiamato a svolgere mansioni diverse da quanto previsto dal Manuale Operativo». Quanto al numero dei voli da ripulire, non più tardi del 30 giugno, data dell’ultima riunione con Enac, Sea e sindacati, si è messo a verbale che la Sp garantirà la pulizia completa di un volo su quattro. Ieri Alitalia ha invece dichiarato che la proposta con la quale Sp ha vinto la gara «garantisce la stessa qualità dei contratti precedenti», che «non ci sarà alcun impatto sulla pulizia degli aerei: i fornitori esterni svolgeranno tutti i servizi, incluso il rassetto della cabina, come previsto nei contratti precedenti». Peccato, però, che non più tardi di ieri, la stessa Sp in una lettera inviata a tutte le parti coinvolte nella questione e della quale «Il Giorno» è entrato in possesso scriveva di «una nota riduzione del flusso di lavoro e del fatturato dell’appalto» della quale tener conto per capire quanti lavoratori di Dnata e National Cleanness possano essere ora riassorbiti nella stessa Sp. Alitalia sottolinea, infine, il «notevole risparmio per la compagnia» derivante dall’affidamento a Sp. Ma a quanto ammonti tale risparmio non è dato sapere. E ricorda che «gli spot pubblicitari in onda in Tv non hanno comportato esborsi finanziari: l’acquisizione degli spazi pubblicitari e la produzione degli spot è avvenuta con emissione di biglietteria aerea». Quanto valga il monte biglietti messo a disposizione degli 8 testimonial vip non è, di nuovo, dato sapere.