Caso Alberto Genovese, il suo 'braccio destro' indagato per droga

L'uomo, che ora è in Indonesia, sarebbe considerato il fornitore degli stupefacenti che venivano consumati durante le feste dell'imprenditore arrestato a novembre

 Alberto Genovese

Alberto Genovese

Milano, 11 dicembre 2020 -  C'e' un altro indagato nel caso Alberto Genovese, l'imprenditore 43enne che e' stato arrestato il 6 novembre per violenza sessuale, spaccio e sequestro ai danni di una 18enne (i fatti risalgono al 10 ottobre). Si tratta - a quanto appreso - di Daniele Leali, considerato il suo 'braccio destro' e anche organizzatore delle feste alla 'Terrazza Sentimento', come Genovese faceva chiamare il suo attico in zona Duomo. Per lui - da quanto si sa - l'accusa si limita alla detenzione ai fini di spaccio. 

Dopo il fermo e arresto di Genovese e l'iscrizione della sua ex fidanzata, che avrebbe sarebbe stata presente ad alcune violenze, spunta dunque un terzo indagato, anche se gia' da giorni i pm di Milano (Rosaria Stagnaro e l'aggiunto Maria Letizia Mannella) stavano valutando la sua posizione, soprattutto in relazione alla grande quantita' di droga che veniva offerta gratuitamente - a quanto emerge negli atti - a tutti coloro che partecipavano ai mega-party di Genovese. Dal canto suo il vocalist e imprenditore, che si trova in Indonesia (e' partito qualche giorno dopo l'arresto di Genovese) ha presentato una memoria e ha offerto la sua disponibilita' ad essere ascoltato in Procura (assistito dall'avvocato Sabinio Di Sibio), per raccontare la sua versione dei fatti e avrebbe anche ricevuto una risposta positiva.   Qualche giorno fa ha avuto un attacco di panico e stress in Indonesia, a causa delle trasmissioni televisive a cui ha partecipato e nelle quali ha denunciato di essere stato insultato; conterebbe di tornare in Italia il 19 dicembre proprio per motivi di salute.

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