NICOLA PALMA
Cronaca

Alberto Dandolo picchiato in casa: “Fatti i fatti tuoi”. Giallo sulle botte al re del gossip

A Milano, prima periferia Nord, il raid “di due sconosciuti” contro il giornalista collaboratore del sito “Dagospia” e del settimanale “Oggi”. Le indagini partiranno dalla sua testimonianza e dalle telecamere

Il giornalista Alberto Dandolo

Il giornalista Alberto Dandolo

Milano – Picchiato nella sua casa milanese da "due teppisti sconosciuti". Poi le frasi intimidatorie: "Ti devi fare i c. tuoi, la devi smettere di rompere i c.". E i segni evidenti del pestaggio. Nel tardo pomeriggio di ieri, Dagospia ha denunciato pubblicamente l’aggressione di cui è stato vittima in mattinata Alberto Dandolo, giornalista di gossip che collabora anche con il settimanale Oggi, con un articolo dal titolo "Il peggio deve ancora arrivare" e una foto che mostra il dito medio della mano sinistra fasciato dopo il raid.

"Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide – si legge sul sito specializzato in retroscena su politica, economia e costume –. Ora siamo alla violenza fisica. Ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile, chi ce lo impedisce". Su X è arrivato anche il tweet del direttore di Oggi Carlo Verdelli: "Chi ha picchiato a sangue Alberto Dandolo, giornalista mite e informato di Oggi e Dagospia? Per conto di quale mandante? E a chi “non dovrebbe più rompere i c.”? Anche la linea della violenza fisica è superata. È gravissimo, spero sia chiaro a chiunque".

Interrogativi a cui dovrà trovare risposta chi riceverà nelle prossime ore la denuncia sulla misteriosa aggressione: stando alle prime informazioni, due uomini avrebbero fatto irruzione nell’appartamento del giornalista, nella prima periferia nord di Milano, con una terza persona a fare da palo. Gli accertamenti investigativi partiranno dalla testimonianza che Dandolo metterà a verbale e dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nell’area in cui è avvenuto il blitz: gli occhi elettronici potrebbero aver ripreso i picchiatori, anche se non è ancora chiaro se abbiano agito a volto coperto. Le parole pronunciate dagli aggressori, che avrebbero tradito un accento del Centro Italia, lasciano ipotizzare che la spedizione punitiva non sia legata a questioni personali, bensì alle notizie che il cinquantenne ha pubblicato nel recente passato.