
"Letizia Moratti non ha fatto nulla di illecito o scorretto". L’ex sindaco Gabriele Albertini si riferisce alle dichiarazioni della vicepresidente della Regione giovedì sera su Rai Tre, intervistata da Marco Damilano nel programma "Il cavallo e la torre", le dichiarazioni in cui la Moratti aveva raccontato che, al momento di subentrare a Giulio Gallera a Palazzo Lombardia con il ruolo di vice–Fontana e di assessore al Welfare, nei giorni più duri dell’emergenza pandemia, le fosse stata anche prospettata la candidatura a governatore del centrodestra al termine dei cinque anni del mandato del lumbard Fontana. Una prospettiva di cui si era parlato – a livello di indiscrezione – anche in quei travagliati giorni della staffetta Gallera-Moratti nella Giunta di Palazzo Lombardia.
Albertini ricorda quella promessa alla Moratti di candidatura alla presidente della Lombardia e aggiunge: "Ieri (giovedì, ndr) Letizia ha detto ciò che tutti sapevamo". Lecito quindi che abbia domandato se "l’affidavit personale che le avevano dato è ancora valido". L’ex numero uno di Palazzo Marino, a cui Moratti ha offerto il primo posto nella lista civica a cui lavora da mesi, è pronto a contribuire per mettere il suo "mattoncino" per aiutarla, nonostante gli screzi del passato, quando il sindaco uscente, Albertini, si era scontrato con la candidata sindaca del centrodestra su alcuni temi relativi al futuro di Milano, tra cui il piano parcheggi.
Acqua passata. Ora Moratti e Albertini sono pronti a collaborare allo stesso progetto politico, la lista civica, che, spiega Albertini, è "in avanzato stato di costruzione, un lavoro che si sta sviluppando da mesi con grandi risorse". L’ex sindaco spiega di non essere "sicuro che Moratti si candiderebbe comunque, anche senza il centrodestra, solo con la sua lista e il Terzo polo", ma di certo se fosse la candidata del centrodestra lo farebbe "stravincere perché potrebbe allargare il consenso al Terzo polo e a una quota di astensionismo".
Questo scenario – chiosa Albertini – si concretizzerebbe proprio grazie al profilo civico della Moratti, che è una garanzia di stabilità "in un momento in cui i partiti passano dal 4 al 34%, o dal 33 al 15%, o dal 4 al 27%".