
di Monica Autunno
Il suo monopattino elettrico agganciato dal tir, muore stritolato a 32 anni. Terribile incidente sulla provinciale Cerca a Melzo: la vittima è un nigeriano, J.G. Abitava in un paese della provincia di Cremona, e, a bordo del mezzo elettrico e in compagnia di un collega anche lui su monopattino, stava andando con ogni probabilità a lavorare in un magazzino della zona. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante avrebbe agganciato e poi trascinato monopattino e conducente per alcuni metri in fase di svolta. Il lavoro degli investigatori sul posto, ieri, è proseguito fino a tarda ora.
Sul luogo anche il magistrato di turno. Teatro del dramma la rotonda sulla provinciale Cerca Melzo-Monza all’altezza della rampa di connessione con la Cassanese. Il trentaduenne e l’amico viaggiavano a metà pomeriggio sulla Cerca in direzione Gorgonzola, i due monopattini uno in coda all’altro. Nella stessa direzione il mezzo pesante, che, sul rondò, avrebbe avviato la svolta a destra per infilare la rampa, agganciando il monopattino di J.G e trascinandolo sotto le ruote per qualche metro. Davanti agli occhi dei soccorritori, poco dopo sul posto, uno spettacolo terribile. La motrice bianca ferma sulla rampa, il monopattino rosso a ridosso del guardrail, e il corpo del nigeriano ormai senza vita. Inutile ogni tentativo di rianimazione da parte del personale sanitario della Misericordia di Inzago.
Sul posto per i rilievi gli agenti della polizia locale di Melzo, coadiuvati da una pattuglia dei carabinieri di Melzo. La rampa è rimasta chiusa per tutto il resto del pomeriggio, mentre gli investigatori ricostruivano la dinamica e ascoltavano i testimoni e le persone coinvolte. Nel frattempo si sono formate lunghe code di auto e camion sulla strada. Al volante del mezzo pesante un autotrasportatore 49enne. Sotto choc e in lacrime il collega della vittima. I rilievi sono mirati ad accertare esattamente la traiettoria di camion e monopattino al momento della collisione. La vittima e il collega lavoravano, secondo quanto trapela, per una cooperativa che si occupa di trasporto merci e facchinaggio in un deposito merci della zona. Sempre a quanto risulta, i due erano soliti giungere a Melzo con il treno dal paese di residenza, e compiere l’ultima parte di tragitto con il mezzo elettrico.