Al canile di via Aquila: "Mai un posto vuoto nei nostri 150 box"

La direttrice: "In estate gli abbandoni aumentano"

Al canile di via Aquila: "Mai un posto vuoto nei nostri 150 box"

Cristina Pàluan è la direttrice del Parco rifugio canile e gattile di via Aquila del Comune di Milano Aperto tutti i giorni

"Abbiamo 150 box, sempre pieni". Il turn over è continuo al Parco rifugio canile e gattile di via Aquila, del Comune di Milano. A spiegarlo è la direttrice Cristina Pàluan, sottolineando che soprattutto per quanto riguarda i cani "gli ingressi sono continui".

Si tratta di animali abbandonati dai proprietari?

"I casi sono i più disparati. Abbiamo animali randagi, che vengono portati qui dalla polizia locale, oppure orfani. I loro proprietari, deceduti, non hanno parenti o comunque nessuno che si prenda cura dell’animale. Arrivano anche i cani abbandonati, naturalmente, così come i gatti (ospitiamo circa 140 felini). Alcuni sono stati trovati dentro trasportini, lasciati fuori dalle cliniche veterinarie. E in estate il fenomeno dell’abbandono si accentua anche se il numero, fortunatamente, non lievita, almeno a Milano. Di sicuro non capita mai che un box al canile resti vuoto: il giorno dopo, è di nuovo occupato".

Il ricambio è continuo anche per via delle adozioni?

"Fortunatamente sì. Non sono ancora abbastanza, e non smettiamo di lanciare appelli perché chi desidera un cane o un gatto venga a sceglierne uno al canile sempre responsabilmente, pensando che la propria vita cambierà per i successivi 10 o 15 anni. La soddisfazione più grande arriva quando riusciamo a trovare una famiglia ai cani particolari, che hanno alle spalle per esempio un passato difficile fatto di maltrattamenti o abbandoni. Alcuni, come per esempio i molossi, richiedono un minimo di esperienza. Noi aiutiamo le persone a capire quale possa essere l’animale più adatto a loro".

Un’adozione che le è rimasta nel cuore?

"Una persona ha deciso di prendersi cura di un cane con una malformazione alla mascella. Era arrivato in canile con i due fratelli, tutti e tre con lo stesso problema. Per mangiare, il cibo deve essere posato a terra e non in una ciotola, perché non avendo la mandibola non possono spalancare la bocca ma solo leccare. Ecco, questa persona ha voluto portare a casa un cane così: è venuta proprio con l’idea di adottare un cane disabile e io mi sono commossa. Per contro, un mese fa ho provato rabbia. Non al canile ma in un supermercato...".

Perché?

"Perché ero a fare la spesa quando ho sentito un annuncio all’altoparlante: il proprietario di un cane che era stato lasciato chiuso in auto, al sole, era stato sollecitato a intervenire al più presto perché l’animale era in sofferenza. Io ero fuori di me: “Ma come è possibile che le persone facciano ancora queste cose?“, ho pensato. Dovremmo sempre pensare a come ci sentiremmo, noi, se venissimo lasciati in una situazione del genere".

Consigli per aiutare gli animali in questo periodo di caldo estremo?

"Sicuramente tenerli sempre in ambienti freschi. Se non si ha l’aria condizionata, vanno bene i ventilatori. Farli viaggiare in auto solo se strettamente necessario, ricordandosi sempre di far raffreddare la macchina prima di farli salire e di avere sempre a disposizione dell’acqua".

Il canile è aperto anche in questi giorni d’agosto?

"Sì. Saremo chiusi solo oggi al pubblico. Tra canile e gattile lavorano 23 operatori, più altri 4 dello staff veterinario. Invito i cittadini a farci visita e ad adottare gli animali senza casa".

Lei ne ha preso qualcuno con sé?

"Sì. Ho 4 cani, tutti in arrivo da via Aquila, e 6 gatti, uno dei quali cieco e sordo. Danno un amore incondizionato e noi umani dovremmo imparare da loro".

M.V.