
Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)
Milano, 18 giugno 2020 - Via libera ad un progetto di legge per tutelare medici, infermieri e tutto il personale in servizio negli ospedali pubblici e privati della Lombardia dalle aggressioni delle quali sono sempre più spesso vittime. Un progetto di legge bipartisan, messo a punto dal gruppo di lavoro coordinato dai consiglieri regionali Franco Lucente (Fratelli d’Italia) e Carmela Rozza (Pd), e approvato ieri nella seduta congiunta delle Commissioni Affari istituzionali e Sanità, presiedute, nell’ordine, dai leghisti Emanuele Monti e Alessandra Cappellari. Il provvedimento sarà discusso e approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 30 giugno.
Nel dettaglio, il provvedimento istituisce un tavolo tecnico tra Regione, direttori degli ospedali, sindacalisti di medici ed infermieri ed altre figure tecniche con l’obiettivo di raccogliere dati sul fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e studiare i provvedimenti che possono essere assunti per scoraggiarlo. Provvedimenti ad ampio raggio, che vanno da una diversa organizzazione dei percorsi di accesso agli ospedali e degli spazi interni degli stessi fino al ricorso alle telecamere interne passando, ovviamente, per un rafforzamento della collaborazione tra i vari presidi sanitari e le forze dell’ordine. Tutte misure, quelle appena elencate, che saranno vagliate e concretizzate in un secondo momento.
Per ora c’è il riconoscimento del problema e l’istituzione di un tavolo ad hoc. «Non posso che essere soddisfatto: da oltre un anno lavoro con convinzione a questo progetto di legge e adesso siamo in dirittura d’arrivo – commenta Lucente –. Ringrazio, quindi, tutti i consiglieri e la Uil-Fpl, che ha già raccolto migliaia di firme negli ospedali per supportare questo lavoro». «Abbiamo fatto un passo in avanti importante perché abbiamo dato forza di legge alla tutela del personale in servizio nei nostri ospedali di fronte al fenomeno delle aggressioni delle quali sono vittime» sottolinea la Rozza. «Il testo approvato dalle due commissioni è il risultato dello sforzo profuso dal gruppo di lavoro, di cui sono stata componente, che è riuscito a fare una sintesi dei due testi presentati da maggioranza e opposizione per rendere il documento efficace» afferma Patrizia Baffi, consigliere di Italia Viva. Secondo i dati delle ASST dal 2016 ad oggi si sono verificate quasi 5mila aggressioni a medici o infermieri, soprattutto nei pronto soccorso (1.447 casi) e nei reparti di psichiatria (964 ).