
Agenti accerchiati in piazza Insubria. Usano il taser per fermare il branco
Il tentativo di sottrarsi all’arresto. L’arrivo di tre persone a dare manforte. La raffica di calci e pugni contro gli agenti. Poi lo sparo con la pistola elettrica e le manette. Si è concluso con tre arrestati e due poliziotti contusi il movimentato intervento andato in scena venerdì pomeriggio in piazza Insubria, in zona Porta Vittoria. Qualche minuto dopo le 14.30, secondo le prime informazioni a disposizione, gli agenti di una Volante dell’Ufficio prevenzione generale della Questura hanno deciso di controllare un trentaquattrenne tunisino incrociato per strada. L’uomo si è subito agitato, mostrandosi poco collaborativo. Nel giro di pochi secondi, sono spuntati anche tre connazionali di 19, 21 e 36 anni, che hanno iniziato a inveire contro i poliziotti, per poi colpirli con calci e pugni.
A quel punto, uno degli agenti ha tirato fuori dalla fondina il taser d’ordinanza e ha sparato i dardi per la scarica elettrica, che hanno colpito e atterrato il trentaquattrenne; l’uomo, soccorso come da prassi dai sanitari di Areu, non ha riportato conseguenze e non ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche né di un passaggio in pronto soccorso per ulteriori accertamenti clinici. I successivi approfondimenti nelle banche dati delle forze dell’ordine hanno fatto emergere il reale motivo di tanto nervosismo: il tunisino era ricercato per un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Lecce per una condanna da scontare. Per questo, l’uomo è stato arrestato e accompagnato in cella a San Vittore.
In manette sono finiti anche il diciannovenne e il ventunenne, entrambi accusati dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e portati nelle camere di sicurezza di via Fatebenefratelli in vista della direttissima, che si è tenuta ieri mattina in Tribunale; anche il trentaseienne è stato bloccato per gli stessi reati. I due agenti finiti nel mirino del gruppo sono stati trasportati in ospedale per le contusioni riportate nella violenta colluttazione in inferiorità numerica: sono stati entrambi medicati e dimessi con una prognosi di quindici giorni.
Nicola Palma