Addio a Ronnie, papà centauro: moto travolta da un’auto, lesioni fatali

Choc a Carnate. Subito soccorso da un’infermiera fuori servizio: "Parlava". Il 41enne è morto in ospedale

Ronnie Rossini

Ronnie Rossini

Milano, 9 maggio 2021 -  Travolto da un’auto mentre era in sella alla sua moto. Così è morto Ronnie Rossini, milanese di 41 anni, papà, titolare di R7 Lighting, azienda di produzione di articoli di illuminazione, con in tasca un dottorato in Economia aziendale. Appena poteva saltava in sella alla sua Aprilia Rsv4. Così anche ieri. Ma alle 19 è stato investito da un’auto guidata da un settantottenne, a Carnate, in provincia di Monza e Brianza, alla rotonda della Tangenziale Est: la dueruote è finita sul prato, lui è stato sbalzato ed è caduto a terra. All’inizio sembrava essersela cavata nonostante l’urto: soccorso subito da un’infermiera di passaggio, fuori servizio, in attesa degli operatori del 118, era lucido e parlava, tanto che le sue condizioni non erano state ritenute gravissime. Invece è bastato il tempo di arrivare all’ospedale di Vimercate, poco distante, per vederlo aggravarsi di colpo. Il decesso poco dopo.

L’infermiera che per prima si è fermata in strada dopo l’incidente ha chiesto nome e indirizzo alla vittima per valutarne lo stato di coscienza: "Sembrava tutto a posto", ha spiegato, e invece, probabilmente, l’impatto è stato così forte da causargli un’emorragia interna. I rianimatori arrivati in pochi minuti gli hanno prestato le prime cure e sono ripartiti verso l’ospedale, a pochi chilometri. La tragedia ha colpito gli stessi agenti della polizia locale che indagano sull’incidente. "Il motociclista era lucido, parlava", confermano.

Secondo la prima ricostruzione della dinamica, Rossini sarebbe stato preso in pieno dalla Citroen C4 di un 78enne che doveva attraversare la rotatoria da via Matteotti verso Lomagna e che con tutta probabilità non si è accorto della dueruote o non ha fatto in tempo a frenare. Così il motociclista è stato sbalzato a terra. L’impatto non gli ha lasciato scampo. Sull’erba sono rimasti il suo bolide e i suoi guanti. Sul suo profilo Facebook, le foto della moto sono in bella vista. Subito salta all’occhio quella da "papà centauro". "Era un motociclista esperto - racconta un amico motociclista -, guidava anche in pista, sempre in sicurezza. Sapeva andare in moto, e sapeva farlo anche bene. Sono rimasto scioccato, questa notizia mi spezza il cuore. Il nostro è un hobby maledetto, pensi sempre che una disgrazia non toccherà mai a te. Ronnie era come tutti noi motociclisti, amanti delle dueruote, sempre pronti a guidare pur conoscendo rischi e pericoli spesso derivanti dalle leggerezze di chi è in auto".

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