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Addio a Luisa e Lia, colonne del commercio

In pochi giorni, la città perde due colonne del commercio. Oltre mezzo secolo nelle loro botteghe, imprenditrici di un tempo antico, punti di riferimento nei quartieri che ancora ospitano le loro attività, condotte dai figli. La Rondinella ha detto addio a Luisa Villa (nella foto con i figli) dopo "un’intera vita passata dietro il bancone, sempre in contatto diretto con le persone. Senza di lei non esisterebbe il nostro negozio". Tre generazioni alla Pasticceria Camozzi, fondata nel 1959 dal desiderio di unire le forze e la professionalità di Luisa e del marito Renato Camozzi. Commessa della pasticceria Vergani a Milano e poi della pasticceria Doppiozero, divenne responsabile a Sesto San Giovanni del personale alla pasticceria Levati. Poi l’incontro con Renato e l’apertura in via Picardi 136, all’angolo con via Giusti, del primo negozio poi spostato nel 1970 di alcuni metri nei locali lasciati liberi dal circolo Don Bosco. Instancabile, immancabile dietro al bancone, sempre con qualcosa in mano tra vassoi di paste e la caratteristica carta arancione, marchio distintivo del locale. "A me piace servire i miei clienti. Per me questa è casa", diceva Luisa. Del resto, in pasticceria aveva riunito la sua famiglia, accompagnando figli, nuore e nipoti nell’arte dei dolci e della caffetteria di una delle insegne storiche non solo di Sesto ma della Lombardia, con i suoi oltre 60 anni di attività.

Pochi giorni fa, è mancata anche la “sciura Lia”, madre di Rita Di Mauro, anche lei presenza storica nella boutique di piazza Petazzi By Margherita. Fondatrice di quella bottega, che aveva aperto decenni fa come sartoria con Lia alla guida di diverse ragazze. Poi dai modelli da confezionare si era passati al negozio di abbigliamento, gestito dalla figlia Rita. Un mestiere sapiente, però, che Lia non solo non aveva perso ma aveva continuato a esercitare per le clienti della boutique.

La.La.