GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Arte e disabilità intellettiva. Brera, laboratori per aiutare i ragazzi a tirare fuori il drago che hanno in sé

La Pinacoteca insieme alle associazioni “L’abilità“ e “I bambini delle fate“ per mostre e attività rivolte ai fragili e avvicinare l’arte, la cultura e il sociale.

La Pinacoteca insieme alle associazioni “L’abilità“ e “I bambini delle fate“ per mostre e attività rivolte ai fragili e avvicinare l’arte, la cultura e il sociale.

La Pinacoteca insieme alle associazioni “L’abilità“ e “I bambini delle fate“ per mostre e attività rivolte ai fragili e avvicinare l’arte, la cultura e il sociale.

Era il 1972 quando il drammaturgo e scrittore Giuliano Scabia intraprese il proprio viaggio alla ricerca di draghi. Per la sua missione scelse di andare in Abruzzo. Ma soprattutto scelse di andare dove ci fossero bambini e ragazzi: davanti alle scuole e nelle piazze di dodici paesi. Da pioniere e visionario qual era, Scabia sapeva che ogni bambino e ogni ragazzo nasconde un drago dentro di sé. E che è fondamentale che possa trovarlo, riconoscerlo ed esprimerlo. Perché solo così può trovare, riconoscere, esprimere una parte di se stesso, la parte che coincide col proprio sentire più profondo, col proprio sguardo intimo sul mondo, con la sensibilità con la quale agisce e reagisce nei contesti della quotidianità. "Forse un drago nascerà": questo il titolo del libro in cui Scabia racconta questa esperienza.

"Forse un drago nascerà" è anche il titolo del progetto presentato ieri, 53 anni dopo quell’esperienza, nella Sala Lettura della Biblioteca Braidense. Un progetto che si deve alla collaborazione tra la Pinacoteca di Brera, la onlus “L’abilità“ e l’impresa sociale “I Bambini delle Fate“. Un progetto che coinvolge bambini, giovani e adulti con disabilità intellettiva o nello spettro autistico – 60 in tutto – col medesimo obiettivo di allora: aiutarli a tirar fuori ciascuno il proprio drago. Ieri come oggi lo strumento è l’arte, con un minimo comune denominatore tra le due esperienze: il colore e i colori, i pennelli e i pastelli. E fogli bianchi che attendono di esserne invasi. Questo portava con sé il Teatro Vagante di Scabia. Proprio da qui partiranno i momenti espressivi del progetto presentato ieri.

Il primo step è aprire le mostre della Pinacoteca di Brera a bambini, giovani e adulti con disabilità intellettive, rendendole accessibili. L’abilità in questo ha una lunga esperienza: già nel 2015 ha ideato “Museo per tutti“, nell’ambito del quale ha messo a disposizione (anche) della Pinacoteca guide scritte secondo la Comunicazione Aumentativa e Alternativa o Easy To Read. Ha anche contribuito a formare il personale della Pinacoteca. In programma 42 visite guidate in Brera, 7 per ciascuno dei 6 gruppi in cui saranno divisi i partecipanti. E altrettanti saranno gli incontri nelle sedi dei servizi educativi da loro frequentati.

Poi il secondo step, quello dei laboratori, ospitati, di nuovo, in Brera, dove i partecipanti al progetto potranno esprimere col disegno e i colori quello che hanno provato durante le visite guidate. La finalità è espressiva, non performativa. Proprio come fa Andrea Antonello, giovane artista nello spettro autistico e ispiratore dell’impresa sociale che ha permesso di mettere in gioco le risorse per questo progetto: “I Bambini delle Fate“, appunto, guidata dal papà Franco. I quadri di Andrea sono in mostra alla Braidense fino a oggi e la loro vendita finanzierà "Forse un drago nascerà". Le attività partiranno a ottobre 2025, il progetto chiuderà la prima edizione a giugno 2026. Nel frattempo avrà avvicinato due mondi: arte e disabilità. E due luoghi: il museo e i centri e le realtà della disabilità. Avvicinamenti non scontati, non quotidiani.

"Siamo felici di accogliere alla Pinacoteca un progetto così vitale e di respiro sociale che per lungo tempo accompagnerà i ragazzi, gli adulti e le famiglie in un viaggio alla scoperta del nostro museo" sottolinea Angelo Crespi, direttore generale di Pinacoteca, Palazzo Citterio e Braidense. "Ringrazio di cuore i partner che hanno reso possibile questo progetto" dichiara Laura Borghetto, direttrice di L’abilità. "Ringrazio il direttore Crespi e l’amico Diego Bernardi per avermi proposto questa meravigliosa iniziativa, che rende possibile una partecipazione attiva dei ragazzi con autismo o disabilità intellettiva in un progetto strutturato su misura per loro all’interno della Pinacoteca" rimarca Franco Antonello.