REDAZIONE MILANO

Addio a De Andreis fondatore d’arte

Una vita dedicata all’arte. Si è spento dopo una breve malattia Franco De Andreis, 67 anni, che insieme ai fratelli Gianni e Tino ha preso in mano l’eredità del padre: per 50 anni hanno continuato a fondere opere d’arte dei più famosi scultori italiani e internazionali. Nel laboratorio di via Volturno, Giuseppe De Andreis, detto Pinella, ha insegnato ai suoi tre figli l’arte antica della fusione a cera persa, che risale all’età del bronzo e che nel Cinquecento è diventata la passione degli artisti del post Rinascimento.

"Un inferno, da cui veniva fuori la bellezza", raccontava Franco, che ha trasmesso ai giovani collaboratori tutto il sapere, i ricordi, i segreti custoditi nella memoria e dentro quel laboratorio dove sono passati artisti del calibro di Arnaldo Pomodoro che ha affidato ai De Andreis la realizzazione delle sue monumentali opere.

Per Franco De Andreis la fonderia ha significato tutto: "La pazienza, la fatica, la costanza. E l’amore, la bellezza. Essere il braccio di una mente che crea arte eterna".

Negli anni il laboratorio si è aperto ai visitatori, un percorso unico nei meandri della fonderia, tra i calchi in gesso, chili di cera, spazzole per lucidare e punteruoli. E Franco raccontava ai molti partecipanti quando hanno posizionato la sfera di Pomodoro davanti alla Rotonda della Besana a Milano. "Non è stato facile portare un colosso da otto tonnellate e quattro metri di diametro. L’abbiamo alzata con una gru, a oltre dieci metri di altezza: si vedeva questa sfera che illuminava il cielo scuro".

I funerali si terranno oggi alle ore 15 nella parrocchia di Ognissanti in via Tagliamento. Mas.Sag.