Addio a Barbato, giornalista milanese: "Meneghino"

Tullio Barbato, giornalista, scrittore e polemista, è scomparso a 88 anni. Una carriera ricca di successi, dalla cronaca allo sport, dall'economia agli spettacoli, dai libri alla direzione di emittenti radiofoniche. Una vita dedicata all'informazione e alla cultura, premiata con l'Ambrogino d'oro.

Addio a Barbato il giornalista: "meneghino"

Addio a Barbato il giornalista: "meneghino"

Tullio Barbato (nella foto) se n’è andato a 88 anni. Dicevi "Barbato" e subito pensavi a Radio Meneghina, storica emittente che aveva fondato nel 1977. Ma è stato tanto, tanto di più, un giornalista e uno scrittore versatile, curioso, appassionato, ma anche un polemista corrosivo che si guadagna il soprannome di "Veleno". Gli studi all’istituto San Celso, il liceo scientifico Vittorio Veneto, scienze politiche alla Cattolica e all’Ispi. Il giornalismo è nel suo destino e come giornalista, dopo avere iniziato con un murale milanese, fa di tutto, dal "trombettiere" al direttore, corrispondente, redattore, inviato speciale, capace di spaziare dalla cronaca allo sport, dall’economia agli spettacoli, dagli interni agli esteri. Per molti anni è al Messaggero, all’Agenzia Italia, al Secolo XIX, alla Notte, con i passaggi al Giorno e al Corriere della Sera, le collaborazioni con una ventina di altri giornali e televisioni. Dirige Sport-Informazioni, Europa Sport, Asca-Nord. Collabora ad agenzie di stampa estere che portano i nomi prestigiosi di Reuters, France Press, Associated Press. E’ impegnato con Fiera Milano e Italia 90.

È a capo degli uffici stampa della Provincia di Milano, dell’Italartists, dei concorsi INA-Touring, di Renault-STP, CIF-Cinema 8, Mercatus, Gold Italia, della prima edizione dei Quattro motori per l’Europa e della prima Marcialonga. Nel 2016 Milano lo premia con l’Ambrogino d’oro. Barbato autore di libri è eclettico e instancabile: "Enciclopedia dei cantanti e delle canzoni" (1969), "Deus ex machina. La leggenda dell’UCIMU" (1980), "Per una storia di Meneghin e Cecca" (1980), "Il terrorismo in Italia" (1980), "Case e casini" (1994) e "Ombre sulla città" (2018).

Gabriele Moroni