REDAZIONE MILANO

Addetti alla nettezza rimasti senza lavoro, i sindacati alzano la voce

I dipendenti ex Idealservice sarebbero dovuti passare all’Asm di Magenta, ma alcuni sono stati licenziati con selezione "discutibile"

Sono rimasti praticamente quasi tutti senza un posto di lavoro i lavoratori del servizio di igiene (spazzatura, gestione del centro raccolta) che da Italservice sarebbero dovuti passare all’Asm di Magenta, a seguito della decisione assunta dalla Giunta dell’ex sindaco pentastellato Angelo Cipriani di revocare l’appalto alla prima società per cederlo alla municipalizzata magentina. Asm aveva scelto, in accordo con la Giunta sedrianese, di non rispettare l’articolo 6 del contratto nazionale in cui si definisce l’obbligo di assunzione del personale nel caso di subentri ma di adottare principi di trasparenza nell’integrazione dell’organico. In alternativa ai lavoratori che dal primo di agosto sarebbero rimasti senza occupazione veniva indicata la possibilità di partecipare a dei concorsi per la selezione di nuovo personale. Una scelta, questa, che già escludeva dalla possibilità di mantenere il posto di lavoro alcuni dipendenti ex Idealservice in quanto non avevano i requisiti del titolo di studio richiesto dal bando. Successivamente è capitato che alcuni di quelli che avevano comunque superato le procedure pubbliche di assunzione non hanno superato il periodo di prova e sono quindi stati licenziati. Una decisione che le organizzazioni sindacali ritengono sia "intransigente e quantomeno discutibile". "Ieri tutto il settore ha scioperato, a livello nazionale, per il contratto ma anche per ribadire la questione delle tutele. I fatti che stanno accadendo in Asm, ma non solo, evidenziano sempre più la giustezza delle nostre rivendicazioni rispetto all’esigibilità della clausola sociale anche nelle ipotesi di affidamento dei servizi di igiene urbana alle municipalizzate con il regime della gestione in proprio" osservano i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, gli stessi che nello scorso mese di giugno avevano organizzato presidi a Magenta e Sedriano per segnalare il problema all’opinione pubblica. "Il mancato rispetto di fatto di quanto previsto all’articolo 6 del contratto nazionale di igiene ambientale (che prevede l’obbligo d’assunzione del personale senza periodo di prova da parte dell’azienda subentrante) rischia di avere conseguenze nefaste per i lavoratori e per la qualità dei servizi offerti ai cittadini: la dimostrazione ne sono i recenti licenziamenti per mancato superamento del periodo di prova di alcuni lavoratori".

Queste -continua il sindacato - come lo è Asm, sono società partecipate dai comuni: la politica locale non può sottrarsi dal difendere con noi i diritti di lavoratori che talvolta sono cittadini proprio di quei comuni che partecipano al capitale di queste società. Chiediamo perciò alla politica una risposta alla difficoltà di questi lavoratori" osservano le organizzazioni sindacali.

A giugno, in periodo di campagna elettorale, alcune forze politiche sedrianesi avevano preso posizione a favore dei lavoratori che, già si pronosticava, avrebbero perso il posto di lavoro. Ora alla luce di questi ulteriori licenziamenti si chiede che dalle parole si passi ai fatti.

Giovanni Chiodini