Milano, accoltella la ex e si finge la vittima dopo aver rapinato un'auto per scappare

Sequestra un automobilista e poi chiama il 118: "Mi hanno pestato"

L'auto rapinata

L'auto rapinata

Milano, 3 agosto 2018 - "Sono stato aggredito, venite subito...". È da poco passata l’1 di ieri, al telefono c’è un uomo di 46 anni con due lievi ferite alla nuca e al gomito. Siamo in via Confalonieri, zona Isola a Milano. Gli agenti delle Volanti, allertati dai sanitari del 118, ne scrutano i lineamenti e ricollegano subito quel volto all’identikit che tre ore prima una donna di 38 anni aveva fatto del suo aggressore. Sì, è la stessa persona: è Francesco Lamesta, precedenti per furto e minacce, che alle 22 di mercoledì ha accoltellato per tre volte la ex davanti a uno stabile in zona viale Corsica. Lui sostiene di essere stato picchiato dai parenti della donna, ma in realtà è stato lui a colpire con tre fendenti a schiena e addome (la vittima, fuori pericolo, ne avrà almeno per 60 giorni); così, in piena notte, scatta il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio. Torniamo indietro alla sera dell’altroieri. Siamo davanti al civico 38 di via Bronzetti, palazzo popolare tra edifici signorili a due passi da piazza Cinque Giornate: al rialzato abita Lamesta, al primo piano la ex compagna con la famiglia. Dalla loro relazione è nata nel 2017 una bambina. Poi la storia è finita. Gli incontri sono comunque frequenti, visto che i due vivono nello stesso edificio. E ogni volta che Lamesta e la donna si incrociano scoppia un litigio, sempre legato allo stesso motivo: la gestione dei rapporti con la figlia, che vive con la madre. Solo tra il 28 maggio e il 22 luglio, si contano sei interventi delle forze dell’ordine per alterchi e reciproche accuse; senza dimenticare le denunce presentate dalla donna a luglio. Fino al drammatico confronto di mercoledì.

Lamesta chiede per l’ennesima volta di vedere la piccola, e al primo rifiuto tira fuori un coltello e colpisce. Le urla disperate della 38enne richiamano in strada padre e cognato: rincorrono Lamesta con una mazza, ma lui fugge. All’angolo con via Archimede, approfitta del semaforo rosso per infilarsi nell’auto guidata da un ventenne: "Vai dove ti dico o ti ammazzo", gli dice brandendo la lama. Il ragazzo esegue terrorizzato. Il 46enne scende all’Isola e si incammina verso la metropolitana. Poi chiama il 118: "Aiutatemi, mi hanno aggredito...".

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