
I bambini sarebbero stati. picchiati
Ha provato a patteggiare una pena di 3 anni, ma il giudice l’ha ritenuta troppo bassa in relazione ai fatti contestati e ha disposto il rinvio a giudizio per la maestra-educatrice di 45 anni, che lavorava da quasi 16 in un asilo nido comunale a Milano, arrestata il 12 aprile 2024 per maltrattamenti aggravati, dal 2022 in avanti, ai danni di almeno dieci bimbi di pochi mesi o di meno di un anno o poco più. È emerso dall’udienza davanti al gip Domenico Santoro, dopo che nei mesi scorsi la pm Rosaria Stagnaro, nell’inchiesta della Polizia locale coordinata dall’aggiunta Letizia Mannella, aveva chiesto e ottenuto il processo con rito immediato e l’imputata aveva scelto il patteggiamento. Dall’ordinanza cautelare ai domiciliari, firmata dalla gip Chiara Valori, era emerso un quadro di "violenze fisiche e psicologiche terribili e quotidiane": grida, insulti, minacce, strattonamenti e in alcuni casi pure "mani e gambe sulla schiena" per impedire ai piccoli di alzarsi e per obbligarli a dormire. E ancora bambini afferrati per un braccio e lasciati "cadere", facendo loro "sbattere la faccia" a terra. La donna avrebbe avuto uno stato d’animo, spiegava la gip, di "costante livore e rabbia" verso i bimbi. L’indagine era scaturita dalla denuncia della Direzione area servizi dell’infanzia del Comune, dopo le segnalazioni di altre educatrici dell’asilo.