"Abbonamenti Atm: obiettivo 30% in più"

E l’assessore Censi intende raggiungere il traguardo attraverso le convenzioni con le imprese

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di Giambattista Anastasio

Aumentare del 30 per cento il numero di abbonamenti al trasporto pubblico cittadino: è questo uno degli obiettivi di Arianna Censi, assessore comunale alla Mobilità, come emerso ieri pomeriggio nel corso della commissione tenutasi a Palazzo Marino sul bilancio di previsione del suo assessorato. Un obiettivo che la Censi vuole raggiungere con una strategia precisa, che coinvolge le aziende e i loro dipendenti: "Stiamo incontrando e avviando un dialogo con i Mobility Manager di diverse imprese per promuovere abbonamenti ai mezzi pubblici per i loro dipendenti che possano anche configurarsi come benefit aziendali". Non si parte da zero ma c’è la volontà di fare qualche passo in più rispetto agli accordi già oggi sottoscritti tra alcune imprese, il Comune e Atm. Palazzo Marino potrebbe, ad esempio, lavorare sull’entità e le regole degli sconti sull’abbonamento da riconoscere alle imprese qualora il numero di dipendenti coinvolti sia alto.

Una strategia, quella delineata dalla Censi, utile a sostenere il trasporto pubblico cittadino e a decongestionare le strade dal traffico, con ovvie ricadute anche sulle emissioni di inquinanti nell’atmosfera. "Ho un obiettivo ambizioso – conferma, allora, l’assessore comunale alla Mobilità –: aumentare del 30 per cento gli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Perché l’efficienza che Atm offre nel suo impegno quotidiano è basata anche su questi importanti introiti, oltre che dal contributo del Comune di circa 350 milioni di euro all’anno". Attualmente le aziende convenzionate che usufruiscono delle agevolazioni del Comune sono circa mille e l’agevolazione consiste in un uno sconto sulla tariffa dell’abbonamento annuale urbano. La riduzione base è del 5 per cento (314 euro anziché 330) ,a diventa via via più consistente in base al numero di dipendenti per i quali si sottoscrive l’abbonamento, fino a raggiungere un 20 per cento di sconto. E, a proposito di titoli di viaggio, una polemica di ritorno, quella sul biglietto breve e sulla sua mancata attivazione: "Proponemmo nel 2018, insieme ad altri consiglieri di maggioranza, un tipo di biglietto per i mezzi pubblici a minor costo per tratte chilometriche e temporali più brevi – ricorda e insiste Carlo Monguzzi, consigliere di Europa Verde –. Il nostro obiettivo era intercettare coloro che non intendono fare l’abbonamento e vorrebbero non pagare 2 euro per 3 o 4 fermate. Nel 2019 questa nostra proposta diventò una delibera di Consiglio comunale con obbligo di introduzione del biglietto breve entro il 2020. Da lì in avanti, più nulla".

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