PAOLO MATTELLI
Cronaca

A un sacerdote di Casorate le redini dell’oratorio ferito

Don Giovanni Patella, classe 1978, nominato dall’Arcivescovado di Milano al posto del coadiutore coinvolto un anno fa nello scandalo degli abusi

di Paolo Mattelli

Sarà don Giovanni Patella classe 1978 di Casorate Sempione a sostituire don Emanuele Tempesta alla guida della pastorale giovanile di Busto Garolfo. L’annuncio fatto ieri dal parroco don Ambrogio Colombo ha ufficializzato la scelta della Curia di Milano. Si chiude almeno a livello parrocchiale una drammatica vicenda esplosa lo scorso mese di luglio con l’arresto di don Emanuele con la pesante accusa di abusi su minori.

Da allora per la comunità bustese la strada è stata tutta in salita, l’anziano parroco investito di punto in bianco di tutte le responsabilità e gli incarichi parrocchiali, l’oratorio ancora in piena crisi da Covid lasciato senza guida e l’amarezza per una situazione nemmeno immaginabile per i parrocchiani. Tutto da ricostruire quindi a partire dalla fiducia negli operatori pastorali in attesa di una nuova nomina che già lo scorso ottobre il vicario episcopale monsignor Luca Raimondi aveva preannunciato ma non confermato entro quest’estate. Una promessa mantenuta con grande impegno e buona volontà, ieri l’altro il responsabile della zona pastorale quarta dopo gli incontri con l’Arcivescovo Mario Delpini ha comunicato al Consiglio Pastorale il nominativo del nuovo assistente. Don Giovanni lascerà la parrocchia di Busto Arsizio e l’Oratorio di San Luigi per iniziare una nuova esperienza a Busto Garolfo dal prossimo mese di settembre. Ordinato sacerdote nel 2003 ha svolto il suo ministero anche a Turbigo dove chi lo ha conosciuto, lo ricorda con grande stima e ammirazione. Nicola Budelli noto imprenditore turbighese ne traccia un profilo molto positivo "Nonostante i due anni trascorsi a Turbigo è rimasto nel cuore di tutti. Una persona di grande intelligenza".

Nei prossimi due anni il nuovo assistente del parroco si occuperà principalmente dei ragazzi dell’oratorio mentre in futuro già si prospetta per lui la nomina a Parroco. La grave carenza di sacerdoti nelle parrocchie di ridotte dimensioni non garantirà in futuro la presenza di due o più sacerdoti operativi e la comunità bustese insieme a quella di Olcella dovranno accontentarsi di un solo prete. Spazio quindi all’impegno dei laici professionisti nel settore educativo che saranno chiamati, con ogni probabilità, a farsi carico dal punto di vista organizzativo delle attività degli oratori.

Per quasi un anno ragazzi e educatori volontari hanno garantito lo svolgimento delle attività ordinarie organizzando anche i festeggiamenti per i 100 anni di vita della struttura di via Mazzini. Busto Garolfo chiude un capitolo tristissimo della propria esistenza, a don Giovanni il compito di scrivere una nuova storia.