A Sesto la sfida è fra sei candidati e 15 liste

Gli argomenti messi sul tavolo del confronto sono la moschea, lo stadio e la sicurezza della città. Ora la decisione passa agli elettori

di Laura Lana

Cerca il bis Roberto Di Stefano, che nel 2017 portò il centrodestra a vincere per la prima volta. Il sindaco uscente si presenta appoggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Amiamo Sesto e la civica Di Stefano Sindaco dove è confluito metà vecchio polo civico di Sesto nel Cuore. Il programma apre con la sicurezza e l’annuncio di potenziare il turno notturno della polizia locale e chiude con lo stadio sulle ex Falck, nuovo cavallo di battaglia di queste Amministrative che vedono 6 aspiranti sindaci per 15 liste e 360 candidati al consiglio comunale. In mezzo, la riqualificazione della fornace, l’apertura della piscina Olimpia e la realizzazione della nuova metrotranvia Sesto FsAdriano. Coalizione larga per il centrosinistra (Pd, M5S, Per Foggetta Sindaco, Cittadini in Comune e Michele Foggetta Sindaco) di Michele Foggetta. L’educatore riparte dalla cultura e dai servizi con centri di aggregazione giovanile, sportello antidiscriminazione e lavoro per far incontrare domanda e offerta, oltre a un piano di investimenti per supportare le vie del commercio e incentivare i locali a diventare plastic free. L’avvocato Massimiliano Rosignoli è il candidato di Sesto Liberale e Democratica (Azione e Italia Viva). Nel programma portierato e custodia sociale, impegno a eliminare il peduncolo della Pelucca, valorizzazione dell’archeologia industriale e creazione di "un luogo dove concentrare attività enogastronomiche e culturali, con botteghe di eccellenza e prodotti a km zero". L’imprenditore Paolo Vino (Giovani Sestesi e Lista popolare X Sesto) rilancia la pedonalizzazione del centro e propone un percorso di 10 chilometri illuminato per correre e camminare. Fuori dalle 12 pagine depositate, il progetto per trasformare Sesto "da città delle fabbrica a città giardino". Silvio La Corte corre da solo per la Coalizione della Sinistra. Nuovi nidi comunali, manutenzione dei 150 alloggi popolari sfitti, inaugurazione di una struttura di educazione permanente contro l’analfabetismo funzionale, per l’ex docente c’è anche il "no" allo stadio e al nuovo impianto che brucerà i fanghi. Eleonora Tempesta è l’unica donna di queste elezioni. Il candidato di Italexit punta su piani di lavoro garantito, sull’apertura di hub di imprese etiche e sulla detassazione locale per rilanciare l’occupazione. Tra le proposte anche "nuovi spazi verdi per la coltivazione sociale con nuovi orti urbani".

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