A scuola (condivisa) di felicità

A 3 anni dall’avvio, promosso con lode il progetto contro la povertà educativa che ha coinvolto 1.500 bambini

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di Roberta Rampini

Lezioni di tecnologia con il team della web radio dello Spazio Mast per gli studenti delle classi di terza media tra speaker, social media manager e grafici. Sempre qui, in via San Martino, il cortile ha ospitato il laboratorio “Esploratori di apprendimenti”. Insegnanti, educatori e bambini, guidati dalle docenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, hanno allestito un vero e proprio museo delle loro esplorazioni. E ancora, il giardino condiviso La Chiocciola è diventato una straordinaria aula all’aperto per lo studio del meraviglioso mondo delle api e dei materiali naturali. Gli alunni delle classi prima e seconda elementare hanno fatto conoscenza con Thymio, un piccolo robot sviluppato al Politecnico Federale di Losanna e Zurigo. Insieme agli educatori della cooperativa Stripes si sono messi in gioco per guidare il piccolo robot su un percorso che simulava una città, trovando strategie funzionali e creative per aiutare Thymio a seguire le indicazioni stradali.

È la “Scuola condivisa. Per una cultura della felicità”, il progetto avviato nel 2019 grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa che in questi tre anni ha coinvolto due istituti comprensivi (Franceschini e Anna Frank), per un totale di sette plessi; tre università (Politecnico, Cattolica, Bicocca) e dieci partner del terzo settore, una cinquantina di insegnanti e circa 1.500 ragazzi, dalla scuola dell’infanzia alle medie. Nonostante la pandemia agli alunni sono state proposte esperienze di scuola aperta e diffusa, con lezioni ed esperienze in luoghi insoliti. "La città è entrata nelle scuole con una rete di partner territoriali – dichiarano Francesca Rossini e Tommaso Santagostino della cooperativa La Fucina – e la scuola è uscita in città. Gli alunni hanno fatto esperienze di apprendimento in modo innovativo. Ora il progetto si è concluso e Rho si pone come città all’avanguardia delle sperimentazioni educative e della costruzione di reti territoriali. Oggi più che mai il territorio con le sue scuole in prima fila è pronto a raccogliere la sfida cruciale del benessere e delle felicità delle nuove generazioni. In questi anni di grande lavoro abbiamo dimostrato che una scuola condivisa si può fare".

Mercoledì 28 settembre dalle 14.30 in Villa Burba si terrà un evento conclusivo: tutti, grandi e piccoli, potranno sperimentare e conoscere alcune delle attività proposte durante gli anni. Il progetto è diventato anche un libro a cura di Francesca Antonacci e Monica Guerra edito da Franco Angeli (2022).

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