La cooperativa delle donne attiva un nuovo servizio. Si chiama la Casa di Robi, e sarà inaugurato sabato, lo spazio di Cascina Cappuccina che, gestito da Eureka, è pensato per consentire ai giovani con disabilità intellettiva di condurre un’esperienza di vita autonoma. Al suo interno ci sono 6 stanze, 4 doppie e 2 singole, con cucina e soggiorno comune. È qui che, sotto la regia di educatori e personale specializzato, 10 persone tra autistici, down e ragazzi con ritardi mentali potranno allenarsi in una prima palestra di autonomia, sperimentando, anche nell’ottica del "dopo di noi", orari e abitudini di una vita al di fuori di quella con la famiglia d’origine.
"La Casa di Robi è un ambiente protetto, dove s’impara a essere autonomi", spiega Eleonora Bortolotti, presidente e fondatrice di Eureka, cooperativa sociale al femminile fondata nel 1993, con 500 socie e un fatturato annuo di oltre 10 milioni di euro. "In questo contesto si formeranno delle coppie amicali d’inquilini, pronti per continuare, in una successiva convivenza esterna, l’esperienza maturata in Cascina. Il servizio si basa sulla “peer education”, l’educazione tra pari: gli inquilini più esperti affiancheranno i neo arrivati, facendo da tutor e contribuendo a trasferire ai compagni regole e tempi della casa".
Al servizio si può accedere su segnalazione dei servizi sociali o dei piani di zona territoriali; ma i destinatari possono essere persone che già gravitano nel circuito di Eureka. La cooperativa offre ai disabili mentali varie opportunità d’inserimento sociale: dalla coltivazione di ortaggi e l’accudimento di animali fino ai tirocini nelle realtà lavorative del territorio. Cascina Cappuccina è un gioiello di origine cinquecentesca, incastonato nel Parco agricolo Sud Milano, ideale anche per le passeggiate a cavallo e a dorso d’asino. La Casa di Robi contribuisce a connotare questo luogo - dove già si svolgono diverse attività, anche a favore delle fasce deboli - come un importante polo sociale.